4 Ottobre 1992: Napoli – Juventus

É il 4 Ottobre 1992 NapoliJuventus si sfidano nella Quinta Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1992-1993  allo Stadio ‘San Paolo’ di Napoli.

La Juventus cerca di fermare l’egemonia del Milan che da un paio d’anni o piú ammazza il campionatao senza scampo.Sará un impresa quasi impossibile in campionato, ma tant’é che con questo Roberto Baggio (capitano e uomo simbolo della squadra in Italia e nel mondo) tutto é possibile!

Buona Visione!

 

napoli

 

Stagione 1992-1993 – Campionato di Serie A – 5 andata
Napoli – Stadio San Paolo
Domenica 4 ottobre 1992 ore 15.00
NAPOLI-JUVENTUS 2-3
MARCATORI: Baggio R. 5, Moeller 57, Vialli 80, Fonseca 84, Zola 87

NAPOLI: Galli G., Ferrara, Policano (Mauro 25), Pari, Tarantino, Corradini, Carbone A., Thern (Crippa 67), Careca, Zola, Fonseca
Allenatore: Claudio Ranieri

JUVENTUS: Peruzzi, Torricelli, Carrera M., Baggio D., Kohler, Julio Cesar (De Marchi M. 20), Conte A., Galia, Vialli, Baggio R. (Ravanelli 69), Moeller
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Ceccarini



LE PAGELLE 
Roberto & Gianluca re del S. Paolo 
Torricelli e Kohler cancellano Careca e Fonseca 

Galli 5. In controtempo sul gol di Baggio, e beffato anche da Vialli. Quattro tiri, tre gol
Ferrara 6. Se la sbroglia come puo su Moeller. 
Policano s.v. (dal 25′ Mauro 5,5. Una scelta incomprensibile il suo impiego in quella posizione e in quel momento. Commette un brutto fallo su Conte, nel finale cerca il rigore sull’entrata di Moeller). 
Pari 5,5. Si abbranca al Codino Baggio e lo contiene tranne che in tre occasioni, purtroppo per lui da due vengono i gol.
Tarantino 6,5. Bravino su Vialli, che non gli sfugge ma lo sfianca. Riesce persino a proporsi in attacco nella ripresa. 
Corradini 5. E’ un bravo e simpatico personaggio televisivo, non l’uomo che puo dirigere una difesa slabbrata. 
Carbone 5. Non è il combustibile per squadre di grandi ambizioni. Al 79′ esce per infortunio e il Napoli in dieci recupera due gol. L’elogio dell’inutile. 
Thern 4,5. Ha un cognome da gioco del lotto, così caro ai napoletani, ma il suo numero a centrocampo non esce mai. Un disastro. La smorfia (e i fischi) ne accompagnano l’uscita. 
(Dal ’67, Crippa 5. Isterix si presenta con una capocciata a Conte. (Unico intervento annotabile). 
Careca 5,5. Non duetta, cinguetta come un passerotto senza peso. 
Zola 6,5. Il migliore dei napoletani, il solo capace di saltare l’avversario creando un attimo di superiorità . Bello il gol. 
Fonseca 5. La punizione realizzata lo salva in parte. E’ uomo da grandi spazi, la Juve e Kohler lo costringono a muoversi in uno sgabuzzino. 
Peruzzi 6,5. Lavora meno del previsto. Bravo sul tiro di Fonseca, ma sfortunato perché sul rimpallo segna Zola. 
Torricelli 7. Dopo aver iniziato su Policano, pialla Careca che l’anno scorso vedeva in tv. O è un grande incosciente o è un fenomeno di freddezza. 
Carrera 6,5. Prima stopper, poi libero, una prestazione sempre efficace. 
D. Baggio 6,5. Avesse il coraggio di spingere di più sarebbe perfetto. 
Kohler 7. Salta, rinvia, sgomita, sprinta, mette il piede, piroetta, picchia, e picchiato, si contorce, fa contorcere. Che bella domenica ha passato con Fonseca. 
Julio Cesar s.v. Comincia bene, si rompe su contrasto con Thern. 
(Dal 20′ De Marchi 6. Un compito ordinato sulla fascia destra). 
Conte 7. Settepolmoni impressiona per la resistenza podistica e per la lucidità tattica. E’ la rivelazione juventina. 
Galia 6. Chi ne contesta il tocco, guardi come recupera il pallone dopo ogni errore. Però soffre un tantino Zola. 
Vialli 7. Più Titano che Gianlucaccio prende sulle spalle l’attacco della Juve con straordinaria umiltà , pressando tutti come una trottola impazzita. Fino a quando? Al 79′ cade in ginocchio, stremato. Si rialza e realizza con una punizione splendida. 
R. Baggio 7,5. Codino davvero Divino per come recupera in corsa un pallone che gli è alle spalle e lo infila preciso a fil di palo. Da un assist non capito da Vialli, poi ne inventa uno per Moeller che sembra leggergli il pensiero. Non fa molto, ma quello che fa, decide. 
(Dal 68′ Ravanelli 6. Non male, ma spreca un gol) 
Moeller 7. Davanti alla porta non sbaglia mai. Nel finale è anche bravo a tenere palla.
L’arbitro Ceccarini 6,5. Buona la scelta di non spezzettare il gioco. Resta il dubbio del rigore su Ferrara, che lui giudica fuori area.
Marco Ansaldo 
tratto da: La Stampa 5 ottobre 1992

 

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