4 Settembre 1983: Lazio – Juventus

É il 4 Settembre 1983 Lazio e Juventus si sfidano nella quinta giornata del girone eliminatorio della Coppa Italia 1983-84 allo Stadio ‘Olimpico’  di Roma.

Sará una stagione trionfale questa per i nostri beniamini a strisce bianconere. Se in Campionato arriverá l’ennessimo Scudetto (é il 21esimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe.

Per quanto riguarda la coppa nazionale i piemontesi dovranno incredibilmente salutare la competizone negli Ottavi di Finale eliminati dal sorprendente Bari!

Buona Visione!

 

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Stagione 1983-1984 – Coppa Italia – Eliminatorie, 5ª giornata
Roma – Stadio Olimpico
Domenica 4 settembre 1983 ore 20.30
LAZIO-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Boniek autorete 55, Cabrini 56

LAZIO: Cacciatori, Spinozzi, Vinazzani, Manfredonia, Batista, Piscedda, D’Amico, Vella (Chiarenza 85), Giordano, Laudrup M., Cupini
Allenatore: Juan Carlos Morrone

JUVENTUS: Tacconi, Caricola, Cabrini (Prandelli 62), Bonini, Brio, Scirea, Penzo, Tardelli, Rossi P., Platini, Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ARBITRO: D’Elia



I bianconeri soffrono all’Olimpico, ma resistono alla pressione laziale 
Cabrini toglie dai guai la Juventus 
La squadra di Morrone comanda a lungo la partita, soprattutto nel primo tempo (palo di Cupini) – Nella ripresa entusiasmante botta e risposta.

Formazioni secondo le previsioni della vigilia. Juventus senza Gentile sostituito da Caricola. ma con Penzo a fianco di Rossi. 

Da parte bianconera un avvio difficile di Brio, stopper su Giordano sostituito dopo una decina di minuti da Caricola. Brio finiva di rimanere cosi coinvolto nel gioco a zona del resto della difesa con l’incarico di seguire in modo particolare Laudrup. La difesa di Trapattoni entrava in una inquadratura improvvisata. L’intera squadra soffriva la maggior velocità degli avversari e la propria carenza sulle fasce laterali. Il gioco d’atlacco orchestrato ora da Platini ora da Bonlek si sviluppava in senso verticale, centralmente, favorendo le chiusure degli avversari. Subito, al primo minuto, un anticipo di Batista su Platini scatenava la prima ovazione del pubblico laziale. L’azione proseguiva. Giordano finiva a terra, e la botta del centravanti su punizione era parata con sicurezza in tuffo da Tacconi. 

La risposta bianconera arrivava al terzo minuto con un lancio in profondità di Platini a Boniek che veniva anticipato benissimo da Piscedda in mezza rovesciata. Due interventi duri di Brio su Giordano nello spazio di 5′ convincevano Trapattoni al cambio di marcatura. 

Al 10′ soprattutto, su iniziativa del centravanti, la Juve correva un grosso pericolo. Giordano scattava sulla destra dopo essere sfuggito a Brio e centrava basso. Sulla traiettoria si inseriva bene Cupini e toccava in corsa centrando in pieno la traversa, quindi Vella non arrivava con la necessaria tranquillila al rimbalzo. Dopo 3′ un nuovo centro di Giordano dalla destra era appoggiato malamente da Bollini verso Tacconi ed il mediano doveva intervenire in extremis per salvare In corner sull’inserimento di Laudrup giocatore questi di grosse qualità tecniche anche se ancora chiaramente in difficolta alle prese con i ritmi del nostro calcio. 

La difesa bianconera era in difficolta di fronte al contropiede veloci degli avversari: al 15′ doveva rientrare Platini per sbrogliare una brutta situazione su Cupini. Due minuti dopo era il francese a trovare il corridoio in verticale per Boniek solo sul dischetto. Il polacco si girava su se stesso, cercava il tocco preciso, ma la palla era molle e Cacciatori volava sulla sua destra per deviare in angolo. 

Le difficolta di gioco ed il ritmo degli avversari innervosivano i bianconeri, al 35′ era ammonito Tardelli per una ancata su Giordano lanciato da D’Amico. I bianconeri iniziavano la ripresa piú decisi, al 3′ un contrattacco Platini-Bonini-Platini metteva Rossi in condizioni di battere a rete ma sul tiro Pablito era contrato duramente e la palla subiva una deviazione. D’Elia richiamava poi Penzo (e Vinazzanl con un tackle durissimo toccava Bonini al ginocchio). 

Arrivava il primo gol. Giordano si incaricava della punizione, fintava il primo tiro mentre la barriera avanzava, l’arbitro interveniva per richiamare i bianconeri e il centravanti batteva con prontezza sorprendendo gli avversari. Caricola involontariamente imprimeva alla palla una deviazione che spiazzava Tacconi che vedeva la sfera infilarsi in rete alla sua destra. La replica bianconera era decisissima. Rossi era bloccalo fallosamente, calciava lui stesso la punizione dalla destra e Cabrini con un aggiustato colpo di testa batteva Cacciatori. 

Arrivavano le ammonizioni a Manfredonia e Spinozzi. quindi su un nuovo attacco della Juventus Cabrini si scontrava con Cacciatori restava a terra, si rialzava dolorante al fianco destro e veniva sostituito al 16′ da Praticelli. 

Il match diventava battaglia e nella bagarre, la Juventus si ritrovava almeno come grinta. Tardelll e Penzo (questi dopo un bello scambio con Rossi fallivano due conclusioni, la Lazio replicava con spunti di D’Amico e Laudrup frenati alla meglio. Veniva ammonito scioccamente Boniek per un rinvio istintivo dopo il fischlo di D’Ella che interrompeva il gioco. Al 35′ la bandierina del guardalinee sì alzava per rilevare un fuorigioco di Penzo rendendo vano li gol dell’attaccante.

Poi era Cacciatori a togliere dalla porta con due prodezze altrettante bordate stupende di Boniek e Rossi, mentre la Lazio cominciava a mostrare la corda. Il match flniv sull’1-1 in un clima teso.

tratto da: La Stampa 5 Settembre 1983

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