5 Dicembre 1976: Juventus – Torino

É il 5 Dicembre 1976 e Juventus e Torino si sfidano nell’ ottava giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1976-77 allo StadioComunale‘ di Torino. É il ‘Derby della Mole‘ e la cittá si mobiltá!

É un campionato dominato dalle squadre piemontesi questo. Con Torino e Juventus ‘abbracciate’ in un appassionante testa a testa fino a fine campionato. Alla fine trionferanno i bianconeri per un solo punto in un duello entrato nella storia.

Buona Visione! 


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Stagione 1976-1977 – Campionato di Serie A – 8 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 5 dicembre 1976 ore 14:30
JUVENTUS-TORINO 0-2
MARCATORI: Graziani 19, Pulici 79

JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino, Morini, Scirea, Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti, Bettega R.
Allenatore: Giovanni Trapattoni

TORINO: Castellini (Cazzaniga 67), Danova, Santin, Salvadori, Mozzini, Caporale, Sala C., Sala P., Graziani, Zaccarelli, Pulici
Allenatore: Gigi Radice

ARBITRO: Agnolin L. 



L’amarezza dei giocatori bianconeri negli spogliatoi 
Bettega polemico con i granata “Fanno il pressing sulle gambe”

8 dicembre 1974, nona giornata di campionato, la Juventus pareggia con II Torino 0 a 0. Una data storica, poiché da quella volta I bianconeri non sono più riusciti a fermare i granata. Ieri è venuto Il quarto insuccesso consecutivo; tradizione, malasorte, imponderabile? Nulla di tutto ciò. Il Torino segna sempre o di più; e siccome nel calcio I due punti vanno a chi è più bravo nel battere II portiere avversarlo è legittimo e fatale che la supremazia cittadina vada al Torino. I giocatori della Juventus si cimentano nell’approfondire gli argomenti, nel cercare una spiegazione al 2 a 0 nelle pieghe più recondite del novanta minuti. 

E, nell’analisi del dopo derby, si raccolgono I pareri più discordi, dettati da diversi stati d’animo. Roberto Bettega, ad esemplo, soffocato dalla marcatura asfissiante e continua di Mozzini, ha potuto giocare pochi palloni utili disputando forse II suo match meno appariscente. L’ala sinistra juventina fornisce questa spiegazione alla sua cattiva giornata: 

“Il Toro non ti fa giocare a pallone, la mette sempre su una sorta di guerra personale, giocano a colpire palla o gamba, questo è il loro pressing. Per cui noi attaccanti siamo puntualmente costretti a ricevere palle ” sporche “, difficili da controllare e da amministrare ». 

— Ciò non toglie che la Juve, nel derby, dia la sensazione di essere condizionata psicologicamente dal Torino. 

« Non è stato iI Torino a condizionarci — replica Bettega quasi riscaldandosi — ma il gol che ha realizzato dopo 19 minuti. Una volta in vantaggio, ha potuto giovarsi degli spazi che gli mettevamo noi a disposizione e ad avere il soprovvento culminato con II secondo gol di Pulici ». 

Romeo Benetti conferma le teorìe di Bettega per quanto concerne Il risultato favorevole al granata: 

« Il primo gol conta, il secondo è la conseguenza Immediata. La rete di Graziani ha permesso di sviluppare il gioco a loro più congeniale, di rimessa, attenti in difesa, pronti a lanciarsi in contropiede facendo defilare l’azione attraverso Claudio Sala per concluderla con Graziani e Pulici ». 

— Perché iI nervosismo di qualche bianconero, la tensione nervosa sempre a limiti elevati? 

“Non parlerei di nervosismo. Piuttosto di tensione. Ma avrei voluto vedere gli amici granata se si fossero trovati a dover rimontare un gol. Ma con i ” se ” non si vincono certo I derby. Nulla è però perduto, Il campionato è lungo e c’è ancora il derby di ritorno ». 

Roberto Bonìnsegna sembra essere uscito da una favola, non a lieto fine però. Parla come un bambino Incantato che si sia svegliato Improvvisamente sotto le sollecitazioni di una realtà aspra. Esordisce allargando le braccia: 

“Alla mia età è ridicolo emozionarsi, eppure mi è successo questa volta. Spero proprio non si ripeta nel ritorno. Sulla partita poco da dire. Castellini è bravo, Il Toro pure però potevamo pareggiare ». 

Il fatalismo guida le parole di Beppe Furino, Il quale assorbe l’ennesima sconfitta dai cugini con un misto di rassegnazione e di rabbia: 

« Avete visto come è venuto fuori questo 2 a 0? Non so cosa e come replicare. Hanno vinto I granata, evviva i granata. Hanno segnato due volte e noi nessuna. Questa è la realtà, amara ma da accettare sportivamente ». 

Scirea esce zoppicando; ha riportato una contusione dietro al ginocchio sinistro. Zoppica vistosamente. Il libero bianconero si sofferma sul derby prima di mettersi una borsa di ghiaccio sulla parte contusa: 

“Partita nervosa, ottimo Torino che con II gol di Graziani ha trovato tutto più facile ». 

Altrettanto concisi Dino Zoff e Marco Tardelll. Dice iI primo: 

« Ha vinto il Torino con merito. Alla Juve non so cosa sia successo. Non ci è mancato nulla, soltanto che loro sono stati più bravi di noi ». 

Aggiunge il secondo, convinto di aver disputato una partita bruttissima e di aver deluso quanti lo hanno eletto a rivelazione del campionato 75-76: 

« Non ero il solito Tardelll. Mi dispiace ma non so cosa farci. E II derby continua ad essere per me una partita affascinante e misteriosa ». 

Antonello Cuccureddu spiega I fotogrammi che si riferiscono al gol che ha sigillato il derby, al colpo di testa di Pulici: 

« Ero vicino al palo, Zoff ha deviato II pallone, ho perso l’attimo, mi sono come imbambolato, impietrito di colpo, e Pulici è stato più svelto di me infilando la porta. Ma non è questione di singoli, piuttosto di una prova collettiva. Tutti avevamo qualcosa che non funzionava. Non era la solita Juve ». 

Morini, che ha avuto II compito più ingrato dovendo controllare Graziani, spiega invece II primo gol: 

» Siamo restati ” congelati ” da una bordata violenta di Sala a pelo di testa. Convinti che nessuno intervenisse sul pallone slamo rimasti sorpresi e Graziani ci ha Infilzati. E’ stato il gol che ha deciso il derby ». 

Claudio Gentile, altro pedinachiave del derby, mette a fuoco la prestazione di Claudio Sala suo diretto avversarlo In una sequela di duelli sviluppatisi sul filo dell’agonismo puro e qualche volta sconfinato nella Illiceità. Dice iI difensore bianconero: 

« Sala non ha fatto nulla di eccezionale, e in questo c’è anche il mio zampino. Doveva essere l’uomo determinante del Torino ed invece è stato il sottoscritto a creare pericoli avanti ». 

E’ tutto. Il derby agli archivi. La Juve stamane si mette In viaggio per l’Unione Sovietica, destinazione Donetzk. 

Angelo Caroli
tratto da: La Stampa 6 Dicembre 1976



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