5 Marzo 2000: Juventus-Bari

É il 5 Marzo 2000 e  Juventus e Bari si sfidano nella Settima Giornata del Girone del Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1999-2000  allo Stadio ‘Delle Alpi’ di Torino.

La Juventus é guidata in panchina da Carlo Ancelotti e sembrerebbe in rampa di lancio per conquistare un altro Scudetto. Peró una grande Lazio, un epilogo da campionato non da Vecchia Signora, ed un signore fornito di ombrello in un campo piú da pallanuoto che di calcio, ‘ruba‘ un tricolore piú che meritato. Il Bari dall’altra parte guidato da Eugenio Fascetti in panchina riesce nel suo intento di evitare la retrocessione in Serie B.

Buona Visione!

 

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Campionato di Serie A 1999-2000 – 7 ritorno
Torino – Stadio delle Alpi
Domenica 5 Marzo 2000
JUVENTUS-BARI 2-0
MARCATORI: Conte A. 43, Del Piero rigore 53

JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Ferrara C., Iuliano (Mirkovic 89), Zambrotta, Conte A., Davids, Pessotto (Oliseh 62), Zidane, Inzaghi, Del Piero
Allenatore: Carlo Ancelotti

BARI: Mancini, Ferrari, Neqrouz, Innocenti, Collauto, Marcolini, Bellavista (Markic 74), Andersson, Del Grosso (Cassano 46), Perrotta, Osmanovski (Spinesi 46)
Allenatore: Eugenio Fascetti

ARBITRO: Bonfrisco



LE PAGELLE 
Zidane ancora ispirato 
Zambrotta non ha coraggio di rischiare 
Cassano, un tempo per farsi ammirare 
 
JUVENTUS 
VAN DER SAR sv. I baresi sbagliano senza il suo aiuto. 
BIRINDELLI 5,5. Torna in difesa dopo prestazioni da mediano e perdo un po’ le misure, sia sull’uomo che nei cross. 
FERRARA 6. Sostituisce Montero, di cui non possiede i tempi. Qui e là vuoti fatali. Il mestiere lo sorregge. 
IULIANO 5,5. La formula del Bari non li dà riferimenti nel primo tempo. Con Cassano soffre 
(Dal 44′ st Mirkovic sv). 
ZAMBROTTA 5,5. Comincia a destra, chiude a sinistra dopo l’ingresso di Oliseh; gli manca il guizzo finale e il coraggio di rischiare (ad esempio quando, in contropiede solitario, non punta la porta e cerca Inzaghi). Impreciso sui cross. 
CONTE 7. E’ ovvio che, se sta in mezzo, nuota nelle sue acque: va a concludere, tampona, colma le carenze di Davids. Poi va all’ala ed è ancora pericoloso a 5′ dalla fine. 
DAVIDS 6. Primo tempo pericoloso per la Juve, i suoi errori di tocco spalancano praterie. Altra musica nella ripresa. «Salterà» Piacenza per squalifica. 
PESSOTTO 6. Sicuro, non dirompente 
(Dal 17′ si Oliseh 6: si piazza al fianco di Davids in un match ormai segnato) 
ZIDANE 6,5. Un mese fa era choccante, ora lo è meno. Però gli resta abbastanza da ispirare la Juve, in duello con Del Piero. 
DEL PIERO 7. La Juve ottiene abbastanza rigori da arricchire il suo bottino di goleador: siamo a sei. Alex gioca una delle migliori partite dell’anno, crea tre assist, tra cui quello ispiratissimo di tacco por ii gol di Conte, e colpisce un palo, di testa: un’altra domenica a favore dei bookmakors che incassano le quote per i gol che Del Piero continua a non segnare e per i rigori che la Juve non subisce mai. 
INZAGHI 6. Decisivo per il penalty, ci va vicino sempre. 
ANCELOTTI 6,5. Altro passo verso lo scudetto ma la Juve non stritola piú gli avversari, regge sul carattere e il mestiere. 

BARI 
MANCINI 7. Gran riflesso sul tiro ravvicinalo di Iuliano (16′), più interventi sparsi e decisivi 
FERRARI 6. Fragoroso nell’intervento punito col rigore. Tuttavia controlla bene Inzaghi.
NEQROUZ 5. Come libero ci piace poco, sparacchia a caso, ha problemi sulle palle basse 
INNOCENTI 5,5. Del Piero lo risucchia a tutto campo. 
COLLAUTO 6. Sempre di fascia. Con limiti evidenti. 
MARCOLINI 6. In mezzo al campo c’è, davanti alla porta è un disastro: spreca per due volte il possibile vantaggio. 
BELLAVISTA 5,5. Pedina Zidane come può. 
(Dal 29′ st Markic sv) 
ANDERSSON 6. Moggi ha smentito che lo svedese andrà alla Juve, dunque a Torino lo attendono. A noi pare un mediano di assoluta normalità. 
DEL GROSSO 5,5. Il gomito che colpì Diawara questa volta non si alza: e di lui non c’è più ragione di parlare. 
(Dal 1 st Cassano 6,5: gli basta per dimostrare il talento che ha). 
PERROTTA 5. Non riusciamo a capire como si ingarbugli sul cross di Cassano al 28 della ripresa, per non dire del poco costrutto in rifinitura. 
OSMANOVSKI 6. Un bell’assist, lotta da solo 
(Dal 1′ st Spinesi 6: dà sostanza). 
FASCETTI 5,5. Con una scelta più coraggiosa avrebbe infilato la Juve nel primo tempo. 

L’arbitro BONFRISCO 5,5. Nutre dubbi sull’azione del primo gol e, sorvolando sulla spinta a Spinesi, non entra nella storia come primo arbitro a fischiare il rigore contro la Juve. Poca personalità. 

Marco Ansaldo
tratto da: La Stampa 6 marzo 2000

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