5 Ottobre 1986: Juventus – Milan

É il 5 Ottobre 1986 e  Juventus e Milan si sfidano nella quarta giornata del girone di ritorno del Campionato di Calcio di Serie A 1986-87 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.

La Juventus é Campione d’Italia in carica mentre il Milan (presieduto adesso dal giovane e rampante Silvio Berlusconi) finirá in un bel quinto posto finale. A fine campionato i bianconeri saranno secondi dietro al Napoli (per la prima volta scudettato)..

Buona Visione! 


juventus


 

Stagione 1986-1987 – Campionato di Serie A – 4 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 5 ottobre 1986 ore 15.00
JUVENTUS-MILAN 0-0

JUVENTUS: Tacconi, Favero, Cabrini (Caricola 60), Soldà, Brio, Scirea, Mauro, Manfredonia, Briaschi, Platini, Laudrup (Bonetti I. 58)
Allenatore: Rino Marchesi

MILAN: Galli G., Tassotti, Bonetti D., Baresi F., Di Bartolomei, Maldini P., Donadoni (Virdis 73), Galli F., Hateley, Massaro, Manzo
Allenatore: Nils Liedholm

ARBITRO: Bergamo



TORINO — Il grande incontro fra Giovanni Agnelli e Silvio Berlusconi è stato seguito con molte attenzioni dalla stampa italiana; ieri in occasione di Juventus-Milan. La partita di calcio fra le due creature, e In parte anche creazioni, dei due grossi personaggi è stata bruttissima, noiosissima, e in effetti i due hanno concordato su una cosa sola: che a divertirsi, ieri, è stato soprattutto, per non dire soltanto, Molowny, l’osservatore del Real Madrid. Ma a questa affermazione sono arrivati dopo altre considerazioni sempre interessanti, talora divertenti. Sia chiaro che i due potevano limitarsi a dirci che era domenica, magari generosamente precisando che trattavasi di domenica pomeriggio, e già noi eravamo saziati, qualcuno di noi anzi poteva pensare addirittura ad uno scoop. Invece i due ci hanno dato frasi autenticamente valide, e la eventuale banalità passeggera, magari voluta, è stata eguale a quella tipica dei tifosi, dunque calda e amabile. Naturalmente sarebbe interessante, anche ai fini del nostro destino di automobilisti e telespettatori, conoscere le frasi che i due si sono detti al mattino, quando con due elicotteri (uno evidentemente con le pale di scorta) Berlusconi è arrivato a casa Agnelli, sulla collina. «Abbinino parlato di tante cose, e anche del calcio: ma non del caldo più di altre cose; ha detto Berlusconi. Il dialogo Avvocato-Emittenza poi è proseguito, sia pure In maniera indiretta, cioè con noi che facevamo gli sherpa di battute dall’uno all’altro personaggio, anche allo stadio, dove Berlusconi è giunto alle 14,20, Agnelli alle 14,48. Ha detto per esempio Agnelli: 

«Questa partita si presenta grande, derby d’Italia come Juventus-Rei Madrid sarà derby d’Europa. Io non manco mai a questi appuntamenti, sarò anche a Madrid». 

D’accordo Berlusconi sulla partita speciale: «Ma nessun premio doppio ai miei si è recato in elicottero dal tifoso «numero uno» della Juve – Una ridda di battu giocatori, il premio è basato sulla qualificazione per le Coppe europee, e basta. Siamo ospiti, cercheremo di offrire uno spettacolo degno della grande casa del caldo che qui visitiamo’. E Agnelli sul non premio a quelli del Milan: 

«Meglio, il Milan di Berlusconi fa finalmente da calmieratole». 

E Berlusconi: 

«lo non sono il Milan, il Milan è fatto dai giocatori, dai tecnici, dai tifosi’. 

Agnelli: 

«Ho detto a Liedholm che lo vidi, qui, vincere sulla Juventus per 7 a 1. Gli ho anche detto che è bellissimo vincere scudetti, e gli ho augurato di provare tante di queste soddisfazioni’. 

Batture slegate da legare, slegate non legabili, legate slegabìli. E nostri esami forse troppo attenti di ogni suono, dal fonema alla sillaba alla parola alla frase. Battute come quelle dell’intervallo e della fine. 

Domanda a Berlusconi: la moviola di Canale 5 ha visto un rigore prò Milan nel primo tempo? Risposta: 

“Si, il secondo dei due falli su cui i mid giocatori hanno protestato. Però parlo come dalla tribuna, non da un pulpito». 

E Agnelli: 

«Hanno fischiato a Scirea un fuorigioco strano. E poi, troppi falli su Laudrup: ma questo è il caldo italiano». 

I due sono parsi molto simili nell’arte sapiente di divertirsi comunque. Facce serene, addirittura come riposate da una partita che. invece brucia, slomba molti. Ha detto Berlusconi: 

«Non mi sono annoiato, perché da presidente non posso permettermi di annoiarmi». 

Ha detto Agnelli: 

«Laudrup acciaccato, Platini stanco, Serena fuori, difficile fare l gol». 

Ma lo ha detto morbidamente, sorridendo. E Berlusconi: 

«La Juventus farà bene col Real Madrid, quella di oggi si è mascherata». 

E ancora Agnelli: 

«Berlusconi ha messo nel caldo tanti soldi, tanto entusiasmo, ha subito procurato interesse, divertimento». 

Qualcuno ha parlato di linguaggio criptico, ma Invece erano soltanto frasi di due uomini importanti, come degenti sullo stesso letto (con chiodi) per la stessa malattia. L’ultimo Berlusconi raccolto ha parlato di Agnelli, e per Agnelli, come a voler accettare doverosamente certe distanze, assumere un handicap: 

«La Juventus ha l’abitudine, dire di famiglia, di essere prima, ha quarantanni più di noi di dominio perfetto delle passioni. Noi stiamo imparando, i primi risultati non sono malvagi.

»  

Poi gli abbiamo chiesto se è vero clie, come pubblicato da un giornale di Firenze ieri mattina, ha venduto ad Agnelli Retequattro: 

«Non mi risulta, ma Agnelli è così forte che può comprarsela sema che, io me ne accorga». 

Ha parlato anche alla fine della partita, Agnelli era già andato via, fra un po’ di anni Berlusconi potrà anche lui andare via presto, adesso deve legare la stampa sportiva al suo personaggio: «Attenzione, mi hanno spiegato che per difendermi da voi debbo anche dire banalità, ed eseguo, disdplinato». Un invito a non «scriverlo tutto». Ma come si fa. con una partita meno nutriente di un osso di gomma?

G.Paolo Ormezzano

tratto da La Stampa 6 Ottobre 1986

ivano

rosa

rosa

juventus

juventus

milan

milan

juventus


/ 5
Thanks for voting!