É il 21 Settembre 1997 e Juventus e Fiorentina si sfidano nella Quinta Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1997-98 allo Stadio ‘Delle Alpi’ di Torino.
La Juventus ottimamente guidata in panchina dal maestro Marcello Lippi si appresta a vincere il suo 25esimo Scudetto. Sará l’annata di Alessandro Del Piero (autore di 21 gol in campionato) e Zinedine Zidane (che a Luglio vincerá il Mondiale a casa sua). Dall’altra parte c’é una squadra viola che disputa un campionato molto buono e si conquistano un posto in europa.
Buona Visione!
Stagione 1997-1998 – Campionato di Serie A – 5 andata
Torino – Stadio Delle Alpi
Domenica 5 ottobre 1997 ore 15.30
JUVENTUS-FIORENTINA 2-1
MARCATORI: Pessotto autorete 24, Inzaghi 33, Del Piero 36
JUVENTUS: Peruzzi, Birindelli, Ferrara C. (Dimas 82), Iuliano, Pessotto, Di Livio, Deschamps, Zidane (Pecchia 70), Tacchinardi (Zamboni 88), Inzaghi, Del Piero
Allenatore: Marcello Lippi
FIORENTINA: Toldo, Tarozzi, Padalino, Falcone, Serena M., Cois (Piacentini 46), Rui Costa, Bettarini, Oliveira, Batistuta, Robbiati (Morfeo 62)
Allenatore: Alberto Malesani
ARBITRO: Bazzoli
ESPULSIONI: Falcone 88 (Fiorentina)
LE PAGELLE
Iuliano super con Ferrara ferma BatigolPERUZZI 6. Quel pallone che attraversa tutta l’area fino ai piedi di Oliveira e di Pessotto non depone a favore suo e della difesa. Al 16′ della ripresa sbaglia il rilancio breve e per poco Oliveira non ne approfitta ancora. Due macchioline su una prestazione candida.
BIRINDELLI 7. Rivista in tv l’azione del gol viola, il giovanotto non ha neppure la responsabilità di aver lasciato filar via Bettarini: dal mercoledì nero contro Giggs alle gags di Robbiati c’è una differenza e nel conto mettiamo pure il cross preciso per la rete del pareggio.
FERRARA 7. Si stira per intercettare un cross basso e immaginiamo le bestemmie di Cesarone che non l’avrà in Nazionale: il Ferrara di ieri sarebbe servito contro gli inglesi. Tenta anche il gol con una rovesciata alta di poco e perfetta nello stile.
(Dal 37′ st Dimas sv).
IULIANO 7. Dopo le ultime esibizioni, persino con il Brescello, non avremmo scommesso su una prestazione tanto efficace contro Batistuta, che anticipa con regolarità.
PESSOTTO 6,5. Chiude su Oliveira, come Dimas contro Sheringham a Manchester sempre su cross dalla sinistra: è autogol. Per il resto si fa trovare pronto per riprendersi il posto.
DI LIVIO 6. Non sgualcisce Bettarini. Due volte fiammeggia sulla destra senza trovare però il cross buono.
DESCHAMPS 7. Di nuovo pronto nelle chiusure e confeziona più assist di Rui Costa.
TACCHINARDI 6. Finisce ancora tra gli ammoniti, per un intervento più sgraziato che cattivo su Serena. Da quel momento si appanna. Deschamps però si giova della sua presenza.
(Dal 43′ st Zamboni sv)
ZIDANE 6. Si muove molto, si impegna dietro alle punte ma non velocizza il gioco. Il suo lancio parte in ritardo.
(Dal 26′ st. Pecchia 6,5: venti minuti frizzanti. L’equivoco è di pensarlo come il vice di Conte, mentre il suo ruolo è più simile a Zidane).
DEL PIERO 7. A parte il gol (facile), una prestazione che lascia il segno perché prova a saltare l’avversario e offre sostanza e palle giocabili. Non ha pause.
INZAGHI 7. Il gol rapinoso da vero uomo d’area e l’assist per il raddoppio: per la terza partita sulle cinque del campionato è decisivo e gli si perdonano due palle gol sbagliate.
TOLDO 5,5. Un paio di indecisioni con la palla al piede, non piace neppure sul gol di Inzaghi.
TAROZZI 5. Un bel buco difensivo, Inzaghi lo semina spesso.
PADALINO 5. Vedi Tarozzi. Spesso fuori posizione, dicono che faccia il libero e Malesani dovrebbe forse liberarsene. Incertissimo nel raddoppio
FALCONE 6. Nonostante l’espulsione (sacrosanta) è il meno peggio del reparto.
SERENA 6. A destra presidia discretamente la fascia.
COIS 6. Se era il punto debole del centrocampo non ce ne siamo accorti.
(Dal 1′ st Piacentini 5,5: subentra a Cois per dare più sostanza. Non ci riesce)
RUI COSTA 5,5. Grande apertura nell’azione del gol viola. E poi chi l’ha visto questo fenomeno (così dicono i fiorentini, innamorati da sempre dei numero 10 che non fanno vincere mai)?
BETTARINI 6,5. Sorprendente soprattutto nella progressione in attacco. Simona Ventura, ìa sua fidanzata, è meglio ma a Torino lascia un buon ricordo pure lui.
OLIVEIRA 6,5. Entra nell’azione del gol, colpisce la traversa, prova a dare vivacità a un attacco morto.
BATISTUTA 5. Che non sia in giornata lo si capisce da come batte (anzi sbatte) le punizioni contro la barriera: vorrebbe, ma non può, si muove e sgomita tuttavia Ferrara e Iuliano lo annullano. Perdipiù inciampa sull’unica palla gol.
ROBBIATI 5. Supporto a Batigol nelle intenzioni di Maiesani. Nelle intenzioni, appunto.
(Dal 17′ st Morfeo 6: entra troppo tardi per dare fantasia)
Marco Ansaldo
tratto da: La Stampa 6 Ottobre 1997