5 Settembre 1971: Juventus – Sampdoria

É il 5 Settembre 1971 Juventus e Sampdoria si sfidano nella Seconda Giornata del Gruppo 4 della prima fase della Coppa Italia 1971-72 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.

La Juventus si appresta a vincere il suo Quattordicesimo Scudetto dopo una battaglia senza esclusioni di colpi con Milan e Torino. Alla fine di questo Campionato la classifica si legge così :

Prima e Campione d’Italia: Juventus Punti 43

Seconda/Terza: Milan e Torino Punti 42

Per quanto riguarda la coppa nazionale, i rossoneri si prendono una ‘rivincita’ nei confronti dei bianconeri eliminandoli nella seconda fase del torneo. I milanesi infatti vanno a vincere il trofeo nella finale a gara unica a Roma contro il Napoli.

Buona Visione!


Juventus

Torino – Stadio ComunaleDomenica 5 settembre 1971 ore 21.00JUVENTUS-SAMPDORIA 3-1MARCATORI: Capello F. 20, Marchetti G. 43, Suarez 70, Anastasi 82
JUVENTUS: Carmignani, Spinosi, Marchetti G., Furino, Morini, Salvadore (Roveta 72), Haller, Causio, Anastasi (Novellini 88), Capello F., Bettega Allenatore: Cestmir Vycpalek
SAMPDORIA: Battara, Santin, Negrisolo, Casone, Reggiani, Lippi, Salvi, Lodetti, Cristin, Suarez, Corni (Spadetto 46) Allenatore: Herrera Heriberto
ARBITRO: Barbaresco



LA JUVENTUS SCAVALCA LA SAMP: 3-1 Bel gioco dei bianconeri allo Stadio e gol di Capello, Marchetti e Anastasi 

Il “catenaccio” di Heriberto saltato dopo venti minuti, il raddoppio entro la fine del primo tempo – Uno strano tiro di Suarez ha sorpreso Carmignani, ma il centravanti juventino ha ristabilito le distanze – Anche Roveta, Novellini e Spadetto in campo – Il valido Battara ha contenuto il passivo dei blucerchiati – Ventimila spettatori Juventus – Sampdoria, una partita dal tema scontato: i bianconeri all’attacco, i blucerchiati asserragliati nel loro « bunker ». La Sampdoria, capolista del quarto girone di Coppa Italia, ha giocato per il pareggio. Heriberto Herrera, con una sorpresa dell’ultimo minuto, ha schierato Corni finta ala sinistra (lasciando Spadetto in panchina) con il compito di irrobustire ulteriormente il centrocampo. In avanti ha lasciato il solo Cristin in balìa della difesa bianconera, con Salvi di rinforzo. I liguri hanno cercato di bloccare le fonti del gioco juventino: su Capello ha giocato inizialmente Negrisolo, mentre Lodetti si è incaricato di seguire Causio e Casone si è trasformato in terzino addetto ad Haller. Altri accoppiamenti a metà campo erano: Corni-Marchetti e SuarezFurino. Su Bettega stava lo stopper Reggiani, mentre su Anastasi c’era Santin. Dall’altra parte, Cristin e Salvi erano marcati, rispettivamente, da Morini e Spinosi. Per un quarto d’ora il dispositivo ha funzionato: la Juventus non è riuscita a trovare varchi per avvicinarsi a Battara, poi il «catenaccio» sampdoriano è saltato sotto rincalzare dell’aggressiva manovra juventina. Nonostante gli sforzi della retroguardia sampdoriana e le parate di Battara, la Juventus è riuscita a creare occasioni da gol. Dopo tiri fuori bersaglio di Furino, Marchetti e Causio, la Juventus ha avuto una palla-gol al 14′. L’arbitro ha concesso una punizione ai bianconeri. Haller ha toccato Capello che ha passato a Marchetti, il quale ha allargato il gioco sulla sinistra per Anastasi. Cross, Bettega ha mancato la palla e Spinosi al volo ha toccato in porta: Battara non si è lasciato sorprendere. Sul prosieguo dell’azione, la Sampdoria ha fruito di un calcio-franco. L’ha battuto Suarez per Cristin che ha sorpreso Morini e, di destro, ha impegnato Carmignani in una parata a terra. Al 18′ nuovo pericolo per Battara. Cross di Anastasi per Marchetti, che ha passato a Bettega il quale, pronto, ha scambiato con Causio ed ha calciato a rete: la palla, alta, ha battuto contro il ferro di sostegno della porta di Battara. Con il passare dei minuti l’azione della Juventus si è fatta sempre più incisiva e sempre più affannoso è stato il tentativo di arginarla da parte della Sampdoria. Il gran movimento di Causio, ieri sera più altruista del solito, l’ottima regìa di Capello ed Haller, l’impegno di Bettega, Anastasi e Marchetti, hanno messo a dura prova le capacità difensive dei liguri. Al 19′ una palla-gol di Anastasi è stata neutralizzata da Battara con una parata strepitosa: su cross di Marchetti Santin ha mancato la palla un metro dentro l’area, se ne è impossessato Anastasi che ha concluso al volo. Una fucilata secca che Battara è riuscito a respingere. Un autentico campanello d’allarme. Infatti, al 20′ i bianconeri sono riusciti a segnare: l’azione è stata promossa da Marchetti per Anastasi che ha servito Bettega il quale, da fondo campo, ha toccato al centro per l’irrompente Capello che, di destro, ha insaccato di forza: 1-0. Subito dopo il gol, la Sampdoria ha allentato le o marcature e si è fatta più… coraggiosa. Casone, dopo il gol juventino, si è spinto in avanti e Haller è passato in consegna a Negrisolo. Carmignani, al 21′, si è salvato di piede in angolo su un bel tiro di Casone. Sul seguente corner c’è stato un tiro ingannevole di Suarez che ha costretto Carmignani a parare in due tempi. La Juventus, dopo essersi concessa una pausa, ha ripreso ie redini dell’incontro ed ha spinto a fondo l’acceleratore. Al 25′ ha ottenuto tre calci d’angolo consecutivi. Sul secondo, battuto da Haller, Capello di testa ha indovinato l’angolo alto della porta sampdoriana, ma Battara, con un gran balzo, è riuscito a deviare il pallone oltre la traversa. Il gioco è stato piacevole, la Juventus ha dimostrato con Haller e Capello che la prova di Taranto è stato un fatto episodico. Ha macinato azioni su azioni. La Sampdoria ha tentato di opporsi con qualche iniziativa di Suarez e dell’attivo Casone, ma per Cristin e Salvi sono mancati i rifornimenti utili ad andare in gol. E’ stata ancora la Juventus, al 33′ a farsi pericolosa nei pressi di Battara: fallo di Santin e punizione per i bianconeri. Capello ha allargato per Causio che dalla linea di fondo ha centrato. Anastasi, ostacolato da Santin, ha concluso con qualche difficoltà sul ferro della rete, dando l’illusione del gol. A tre minuti dall’intervallo di metà tempo, i bianconeri hanno meritatamente raddoppiato. 42′: l’azione è partita da Causio per Marchetti che ha attraversato il campo da sinistra verso destra, ha resistito alla carica di Lodetti e, di sinistro, appena dentro l’area, ha « sparato » a rete un pallone imprendibile per Battara: 2-0. Nella ripresa Heriberto Herrera ha tentato la carta Spadetto, inserendo l’attaccante al posto di Corni. La Juventus ha spostato Marchetti su Salvi e ha piazzato Spinosi alle costole di Spadetto. Il « numero 13 » sampdoriano si è messo subito in evidenza al terzo minuto effettuando un tiro che Carmignani ha deviato con bravura in calcio d’angolo. La Juventus, forse paga del 2 a 0, non ha forzato e la Sampdoria ne ha approfittato per tentare di rimontare lo svantaggio. Dopo che Anastasi era stato applaudito per aver « saltato » in dribbling tre avversari, i blucerchiati hanno creato un serio pericolo per Carmignani all’ir. Su un tiro diagonale da destra di Cristin, il portiere juventino ha effettuato una corta respinta sui piedi di Spadetto che, proprio «in extremis », è stato anticipato da Spinosi. La Juventus è tornata padrona della situazione al 18′ quando Capello, dopo un brillante scambio con Bettega, ha avuto sui piedi ‘la palla del 3 a 0. Battara, con una grande parata, gli ha detto « no » ed è riuscito a deviare il bolide sferrato da pochi passi in calcio d’angolo. Il portiere sampdoriano ha dimostrato ieri sera di essere sempre valido, nonostante la non più giovane età. Al 19′ Haller ha subito un fallo da Negrisolo ed ha reagito. I nomi di Haller e Negrisolo sono finiti sul taccuino di Barbaresco. Ha battuto la punizione Haller, il pallone, troppo lungo per Bettega, è stato respinto da Lippi ed è pervenuto a Furino che da buona posizione ha sbagliato la mira. La Samp¬ doria si è fatta più aggressiva e al 24′ ha dimezzato le distanze. Suarez, nella posizione di ala sinistra, si è spinto sino sulla linea di fondo e ha effettuato un tirocross spiovente che ha superato nettamente Carmignani e, lambendo la traversa, si è insaccato alle spalle del portiere juventino, preso nettamente in contropiede. Un gol strano. Due a uno. Un minuto dopo ancora Suarez ha tentato di stopprare Capello in area, mandando il pallone a sbattere sul braccio dell’avversario. Lo spagnolo ha reclamato il rigore, ma l’arbitro ha considerato involontario il « mani » di Capello. Al 26′ la Juventus ha operato una sosti¬ tuzione: Roveta, al posto di Salvadore nel ruolo di « libero ». La Juventus, dopo il gol di Suarez, ha cercato affannosamente di mettere al sicuro il risultato. I disordinati attacchi dei bianconeri sono stati dapprima agevolmente controllati dalla difesa ligure. Il pubblico, deluso, ha incominciato a fischiare. Di fronte alla disapprovazione degli spettatori la Juventus ha reagito molto bene e al 36′ ha segnato il terzo gol con Anastasi. E’ stato Haller a dar vita alla azione partendo da metà campo in dribbling e giungendo incontrastato fin sull’area di rigore e mettendo sui piedi di Anastasi la pallagol. Il centravanti, al volo, di destro, ha infilato l’angolo basso. Niente da fare per Battara: 3 a 1. Con questo punteggio la partita ha assunto una dimensione più aderente al volume di gioco e alle occasioni da rete espresse dai bianconeri. Al 43′ Anastasi ha lasciato il posto a Novellini. Pietro è rientrato negli spogliatoi tra gli applausi. La partita si è conclusa come era iniziata, cioè con la Juventus all’attacco. C’è stato ancora un tiro di Bettega che è andato a sfiorare la traversa, ma il risultato non è più mutato. La Juventus ha vinto meritatamente. Il punteggio avrebbe potuto assumere dimensioni più vistose, ma le parate di Battara l’hanno impedito. I bianconeri sono passati al comando nella classifica del quarto girone di Coppa Italia. Bruno Bernarditratto da: La Stampa 6 Settembre 1971



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