É il 5 Settembre 1976 e Juventus e Sambenedettese si sfidano nella Terza Giornata del Girone Eliminatorio della Coppa Italia 1976-77 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.
É un campionato dominato dalle squadre piemontesi questo. Con Torino e Juventus ‘abbracciate‘ in un appassionante testa a testa fino a fine campionato. Alla fine trionferanno i bianconeri per un solo punto in un duello entrato nella storia. In Coppa Italia i bianconeri supereranno agevolmente il primo turno, ma dovranno far strada all’ Inter che sfiderá (perdendo) la finale contro i concittadini del Milan. Dall’altra parte i marchigiani rossoblu della Samb che vivono nella mediocritá in Serie B.
Buona Visione!
Stagione 1976-1977 – Coppa Italia – Eliminatorie, 3ª giornata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 5 settembre 1976 ore 20.30
JUVENTUS-SAMBENEDETTESE 4-0
MARCATORI: Boninsegna 42, Boninsegna rigore 52, Causio 56, Martelli autorete 82
JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino, Morini, Scirea (Spinosi 63), Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti, Bettega (Gori S. 54)
Allenatore: Giovanni Trapattoni
SAMBENEDETTESE: Pozzani, Spinozzi, Catto, Inselvini, Agretti (Daleno 85), Martelli, Giani, Berta, Chimenti, Catania (Trevisan 55), Odorizzi
Allenatore: Eugenio Fantini
ARBITRO: Lazzaroni Fer.
Roberto Boninsegna è stato il protagonista del successo (4-0) riportato dalla Juventus sulla Sambenedettese: due gol, di cui uno dal dischetto, un rigore fallito ed un palo sono II bilancio dell’ex Interista, apparso in chiaro progresso. Per Boninsegna questo è stato la prima doppietta della stagione, i primi gol segnati al Comunale in maglia bianconera.
Il bottino è stato completato da Causio e da un’autorete di Martelli. La Juventus ha faticato in principio a piegare l’accanita resistenza della Sambenedettese, ma dopo il primo gol tutto è diventato facile e i bianconeri, con una ripresa decisamente più valida del primo tempo, hanno travolto i marchigiani. Alla distanza la differenza di classe esistente fra le due compagini è venuta a galla: quando la Sambenedettese, perso per perso, ha rinunciato al bunker difensivo, la Juventus ha potuto sciorinare un gioco piacevole ed incisivo, cancellando le perplessità che aveva suscitato nella prima frazione di gara. #
La Juventus metteva subito al «muro» la Sambenedettese costretta dalla necessità di sbloccare ai più presto il risultato. Sorretta dal pubblico — scarso ma molto rumoroso — la squadra partiva in progresso rispetto alle precedenti partite, partiva con un rasoterra di Causio che finiva di poco fuori. Al 5′ una «bomba» di Cuccureddu deviata dalla schiena di Odorizzi si stampava contro la traversa a portiere battuto. La Sambenedettese, solida squadra di serie B, subiva l’iniziativa della Juventus, cercando di arginarla facendo «diga» a centrocampo e tenendo solo Chlmenti in avanti per tentare di sfruttare il contropìede. Per Bettega e Boninsegna marcati strettamente da Spinozzi e da Agretti, con il concorso del libero Martelli, era difficile trovare sbocchi. Il centrocampo cercava di alimentare le punte, sfruttando le fasce laterali, ma senza apprezzabili risultati anche perché i cross erano regolarmente intercettati dalla arcigna retroguardia marchigiana. Benetti si impegnava, ma talvolta era fuori misura: forse non aveva completamente recuperato dopo lo sforzo sostenuto nel suoi primi 90 minuti disputati mercoledì scorso contro II Verona.
Mancavano un pizzico di invenzione, di fantasia nella zona in cui gli spazi si restringevano: neppure Tardelli e Furino riuscivano a destreggiarsi con ordine. Al 24′ la Juventus costruiva la prima palla-gol: un bel lancio di Causio pescava Benetti sulla sinistra che, peró, perdeva il controllo del pallone: se ne impossessava Boninsegna iI cui tiro era respinto dal portiere. Sul rimpallo Bonetti ribatteva a rete, ma sulla linea di porta Agretti riusciva a evitare un gol sicuro. Replicava la Sambenedettese con il solito Chimenti che effettuava un tiro di poco a lato (27′). Su punizioni (30′ e 31′) battute da Causio, prima Bettega e poi Boninsegna tentavano la via del gol di testa ma senza successo.
Le manovre della Juventus apparivano improvvisate e si spegnevano sulla soglia dall’area avversaria, ben presidiata dal rossoblu. Al 35′ un cross da fondo campo di Cuccureddu era deviato verso la propria rete da Inselvini che in extremis evitava l’autogol. Poi una staffilata di Benettl (38′) da trenta metri era neutralizzata da Pozzani. Continuavano a piovere i cross nell’area della Sambenedettese, ma Bettega, che appariva meno brillante che in altre occasioni, non riusciva a sfruttare la sua abilità nel colpi di testa.
La Juventus riusciva finalmente a portarsi in vantaggio al 41′. L’arbitro puniva con un calcio di rigore una plateale spinta di Agretti ai danni di Bettega e Boninsegna dal dischetto trasformava con un secco tiro sulla destra di Pozzani. Era II primo gol in bianconero al Comunale di Boninsegna. Sullo slancio, la Juventus insisteva e un tiro di Tardelli era respinto sulla linea da Agretti (43′). Un minuto dopo, su servizio di Bettega, Boninsegna entrava in area e, al momento del tiro, era agganciato da tergo da Inselvini. Altro calcio di rigore per la Juventus. Questa volta, però, Boninsegna faceva cilecca: Pozzani, che si muoveva in anticipo, intuiva iI tiro e in tuffo respingeva. Molto più disinvolta appariva la Juventus nella ripresa: il gioco si snodava con fluidità, specie sulla sinistra dove Scirea, al 3′, proponeva un bel cross per Boninsegna che, con la nuca, girava a rete il pallone mandandolo a battere contro il montante. Una bella combinazione Benetti-Furino era rifinita da un cross ad effetto di Causio per la testa di Bettega che schiacciava a fil di palo. Il raddoppio della Juventus giungeva al 7′: Tardelll fuggiva sulla destra e centrava in area, Inselvini di testa deviava verso Boninsegna che, da posizione difficile fulminava di collo sinistro Pozzani.
Poco dopo Gori subentrava a Bettega. Trapattoni offriva così a Gori la possibilità di giocare in vista di un suo possibile impiego a Manchester, dove Boninsegna sarà assente perché squalificato. All’11’ il terzo gol bianconero: era Cuccureddu ad effettuare un cross dalla destra sottoporta, deve Pozzani si impaperava, perdendo la palla e consentendo a Causio di spedirla In rete. Anche la Sambenedettese effettuava una sostituzione: al 12′ Trevisan subentrava a Catania. Poi c’era un altro cambio forzato per la Juventus: Scirea. scontratosi con Morinl. riportava una forte contusione al bacino e doveva rientrare negli spogliatoi, cedendo II ruolo di libero a Spinosi. Al 20′, su colpo di testa di Berta. Zoff effettuava la sua prima, facile parata. La superiorità della Juventus era dilagante: i bianconeri cercavano di consolidare ulteriormente Il già pingue bottino per migliorare al massimo la differenza reti. CI provavano a turno Benettl, il cui colpo di testa era fuori bersaglio, poi Boninsegna (su perfetto servizio di Causio, nettamente cresciuto ai la distanza), ma la palla era sul destro, il suo-piede meno efficace, e l’azione sfumava. Poi era Causio, su punizione di Furino, ad allungarsi troppo la palla e a sciupare una favorevole occasione. La -goleada» proseguiva al 36′ grazie a una autorete di Martelli. Su azione di rimessa. Boninsegna superava un avversario, faceva viaggiare Benettl In profondità il cui tiro era deviato da Martelli che spiazzava nettamente Pozzani. Al 38′ l’arbitro ammoniva Odorizzi per un brutto fallo al danni di Tardelll. Poi Fantini (39′) effettuava l’ultima sostituzione: Galeno subentrava ad Agretti.
Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 6 Settembre 1976