É il 6 Dicembre 1995 e Steaua Bucharest e Juventus si sfidano nella Sesta (ed ultima) Giornata dei Gironi della UEFA Champions League 1995-96 allo ”Stadionul Steaua – Ghencea“ di Bucharest (Romania).
La Juventus guidata in panchina dal ‘maestro‘ Marcello Lippi, dopo aver rivinto lo Scudetto dopo ben otto anni adesso pensano in grande. Pensano alla Champions League (che conquisteranno a Roma). Ed infatti i bianconeri non giocano come sanno in campionato e si fanno ‘rubare’ il titolo dal Milan. Alla fine sará solo secondo posto. Dall’altre parte c’é una Steaua che é lontana parente della squadra che dieci anni prima conquistó la sua prima (ed unica) Coppa dei Campioni.
Buona Visione!
Lombardo «Meglio giocare a palle di neve»
BUCAREST. La partita più inutile della Champions League si chiude come Lippi voleva: senza infortuni. Il tecnico bianconero è soddisfatto:
«La cosa più importante era salvare le gambe su un campo ridotto ad una lastra di ghiaccio. Tutte e due le squadre sono state brave, riuscendo perfino a giocare una partita dignitosa. Il primo problema era l’equilibrio, il secondo controllare la palla simile ad una saponetta».
Lippi è polemico verso chi ha voluto far disputare ad ogni costo questa partita.
Aggiunge:
«E’ folle che si debba giocare in queste condizioni, è assurdo dover raggiungere per forza una città, scendere in campo alle nove e mezza di sera con undici gradi sottozero. Sono cose che non capisco. Pensate se avessimo dovuto giocarci la qualificazione. E meno male che non ci sono stati cartellini gialli che avrebbero potuto pesare sulla partita con il Real».
Marco Ansaldo
tratto da: La Stampa 7 Dicembre 1995