É il 6 Gennaio 1999 (Giorno d’Epifania) e Juventus e Milan si sfidano nella quindicesima giornata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1998-1999 allo Stadio ‘Giuseppe Meazza – San Siro’ di Milano.
La Juve é guidata dalla panchina da Marcello Lippi mentre il Milan é allenato da Alberto Zaccheroni. I Bianconeri attraversono un anno di trasizione e tra poche giornate ci sará un avvicendamento ‘storico‘ sulla panchina juventina! La ‘leggenda‘ Lippi rassegnerá le proprie dimissioni e fará posto a Carlo Ancelotti. Ma mentre la Vecchia Signora conclude in un desolante settimo posto, i rossoneri del Zac finiranno per conquistare un inaspettato Scudetto.
Buona Visione!
Campionato di Serie A 1998-1999 – 15 andata
Milano – Stadio Giuseppe Meazza
Mercoledì 6 gennaio 1999 ore 20.30
MILAN-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Albertini rigore 26, Fonseca 85
MILAN: Rossi S., Sala, Ayala, Maldini P., Helveg (Ba 46), Albertini, Ambrosini, Ziege (N’Gotty 77), Leonardo (Donadoni 84), Bierhoff, Weah
Allenatore: Alberto Zaccheroni
JUVENTUS: Peruzzi, Tudor, Ferrara C., Montero, Di Livio (Birindelli 64), Deschamps, Tacchinardi (Conte A. 46), Davids, Zidane, Amoruso (Fonseca 67), Inzaghi
Allenatore: Marcello Lippi
ARBITRO: Bettin
Zaccheroni infuriato Lippi: il solito cuore
MILANO. La Juve sorride, il Milan si dispera e Zaccheroni accusa i suoi giocatori di aver buttato la vittoria. Non tutti i rossoneri subiscono in silenzio la sfuriata e qualcuno contesta. Il tecnico è scuro in volto e senza voce:
«Ho urlato ripetutamente che non si gioca così. Era già successo col Venezia: invece di insistere a far gioco e pressare anche dopo il vantaggio, abbiamo lasciato l’iniziativa agli avversari. E anche stavolta è finita male. La Juve ha potuto fare il suo gioco e ci ha castigati. Paura di vincere? No e neppure calo fisico: qualcuno non ha rispettato le mie direttive».
Zaccheroni ne ha anche per Weah, reo di essersi fatto espellere:
«Quando l’arbitro ha cacciato Montero, ho detto ai miei giocatori già ammoniti di stare attenti perché l’arbitro alla prima occasione avrebbe pareggiato i conti. Così è stato. Quello di Weah è stato un fallo per troppa generosità. Ba? Dei singoli parlo solo quando posso dire cose buone.”
Intanto Weah litiga con Conte sull’interpretazione del rigore e se la prende anche con Deschamps:
«E’ stato lui a farmi ammonire per il primo fallo. Si è comportato da disonesto. La seconda ammonizione? Sono entrato in scivolata sul pallone, non ho fatto nulla».
In disaccordo anche i due vicepresidenti milanisti. Paolo Berlusconi contesta l’arbitro Bettin:
«Quando c’è un rigore va fischiato, non aspettare il secondo o il terzo penalty.”
Galliani invece sottolinea:
«Alla fine il pareggio è giusto, anche se il Milan nelle ultime due gare ha buttato via 4 punti.”
Sul fronte opposto, Lippi si gode il meritato pareggio e sottolinea:
«La Juve ha sofferto il Milan solo nella prima mezz’ora, quando loro andavano fortissimo e noi invece abbiamo commesso qualche errоre di troppo nei disipimpegni. Bella la nostra reazione dopo il rigore e la rete annullata, non so perché, a Tudor. Nella ripresa siamo cresciuti e abbiamo fatto noi la gara. Una reazione d’orgoglio e una dimostrazione di grande carattere e di qualità. Dopo il pareggio, pensavo anche alla vittoria. Sono contento per la crescita della squadra e sono convinto che nel giro di due mesi potremo recuperare punti e giocarci tutto nel finale di stagione. Montero? Non l’ho rimproverato: il suo è stato un gesto istintivo. Mi sembra che negli ultimi tempi venga un po’ preso di mira e non lo merita.”
Polemico Fonseca:
«Purtroppo gioco poco e devo accontentarmi di fare cose importanti solo nel finale. Per questo dedico il gol a mio figlio Nicolas appena nato. Al resto non penso. Certo che se avessimo vinto non sarebbe stato un furto”.
Nino Sormani
tratto da: La Stampa 7 gennaio 1999