É il 6 Novembre 2004 e Reggina e Juventus si sfidano nella Dodicesima Giornata del Campionato di Calcio di Serie A 2004-05 allo ‘Stadio ‘Oreste Granillo’ di Reggio Calabria.
La Juventus si affida a Fabio Capello per condurla in vetta all’Europa. Mentre in Italia gli scudetti non mancano, in europa i risultati non arrivano. Eppoi se ci aggiungete Farsopoli e l’ondata che travolge tutto il mondo bianconero, il regno di Capello non sará sicuramente ricordato per i successi ottenuti! Dall’altra parte c’é una Reggina che conquista una salvezza tranquilla e meritata.
Buona Visione!
Stagione 2004-2005 – Campionato di Serie A – 10 andata
Reggio Calabria – Stadio Oreste Granillo
Sabato 6 novembre 2004 ore 20.30
REGGINA-JUVENTUS 2-1
MARCATORI: Colucci 13, Ibrahimovic 14, Zamboni 26
REGGINA: Soviero, Zamboni, De Rosa, Franceschini, Cannarsa (Piccolo 70), Paredes, Tedesco, Balestri, Nakamura (Veron 89), Colucci, Bonazzoli (Dionigi 60)
Allenatore: Walter Mazzarri
JUVENTUS: Buffon, Pessotto G. (Olivera 71), Thuram, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi, Emerson, Blasi (Kapo 84), Nedved, Ibrahimovic, Zalayeta (Del Piero 71)
Allenatore: Fabio Capello
ARBITRO: Paparesta G.
ESPULSIONI: Colucci 73 (Reggina)
Nedved per una sera diventa il grande assente
Cannavaro crea il primo «gollonzo», Emerson si perde proprio in zona tiro
dall’inviato a REGGIO CALABRIAREGGINA
SOVIERO 6,5. All’esordio in serie A e dopo 7 mesi di squalifica per rissa, ci mette il cuore oltre allmani. Stile goffo ma efficace.
ZAMBONI 6,5. Azzecca il tiro giusto. Si difende come può.
DE ROSA 5. Pesa il peccato di presunzione sul gol di Ibra. Prova a redimersi.
FRANCESCHINI 6,5. Grande volontà, spazza quando serve.
CANNARSA 6. Controlla un Nedved minore
(24′ st Piccolo 6).
PAREDES 6,5. Funziona meglio quando la Reggina dispone a centrocampo come una diga.
TEDESCO 6. Prova di sacrificio.
BALESTRI 6,5. Una bella rogna per la Juve. Chiude bene a sinistra e si propone in contropiede.
NAKAMURA 6. Poco apprezzato dai reggini, che pensavano davvero di avere il Maradona d’Oriente. Non si risparmia
(44′ st Veron sv).
BONAZZOLI 6,5. Regge da solo l’attacco calabrese, anche se inquadra poco la porta
(15′ st Dionigi: peggio di Bonazzoli, non tiene palla).
COLUCCI 6,5. Gol fortunoso, buona prova prima all’ala e poi a rinforzo del centrocampo: espulso per doppia ammonizione, becca la prima per aver festeggiato troppo il gol.
MAZZARRI 6,5. Si sentiva già in acqua. Questa vittoria lo tira su.JUVENTUS
BUFFON 5,5. Parlare di Pallone d’Oro porta una terribile sfiga: in una notte prende tanti gol quanti ne aveva incassati negli ultimi due mesi e su quello di Zamboni non può dirsi innocente.
PESSOTTO 5,5. Ha molto spazio e non lo sfrutta, spesso è ignorato dai compagni né riesce a crossare con pericolosità
(26′ st Olivera 6).
THURAM 6. La Juve è sbilanciata. balla un po’ anche lui pur concedendo poco.
CANNAVARO 5,5. Sfortunato e un po’ sventato nel rinvio che centra Colucci e crea il gollonzo d’avvio.
ZAMBROTTA 6. Potente nelle accelerazioni quanto impreciso nei cross sui quali deve ancora lavorare, altrimenti ogni suo spunto diventa inutile.
CAMORANESI 5,5. Non gli riesce la giocata decisiva, concreta, importante. Si impantana in area e lascia a Balestri qualche contropiede.
EMERSON 6. Prova un tiro, respinto da Soviero. Dovrebbe tentare di più la carta del gol, si limita a un buon lavoro per sostenere il forcing.
BLASI 6. Il centrocampo reggino si fa attaccare e non gli crea problemi seri. Ma non incide nell’assedio
(39′ st Kapo sv. Gli annullano il primo gol in serie A e si chiede perché).
NEDVED 5. E’ stato il vero assente della Juve, che aveva più che mai bisogno dei suoi spunti e dei suoi tiri.
ZALAYETA 5,5. Sbuccia una palla malamente, colpisce il palo. Emergono i suoi limiti nelle aree affollate
(26′ st Del Piero 5,5: non è l’uomo della Provvidenza, non cambia nulla).
IBRAHIMOVIC 6. Punge più del solito, ruba la palla del pareggio che non spreca e veleggia nell’area nel tentativo di raddoppiare un minuto dopo. E’ molto presente nell’azione, senza avere, purtroppo per la Juve, la potenza dell’ariete contro una difesa così chiusa.
CAPELLO 6. Juve gagliarda ma non troppo incisiva. Nel finale usa le carte della disperazione, senza trovare il grimaldello giusto.L’arbitro Paparesta 5. Non giudichiamo l’ultimo episodio. Ma non vede il mani di Balestri e all’inizio fischia molto contro la Reggina.
Marco Ansaldo
tratto da: La Stampa 7 Novembre 2004