7 Gennaio 2006: Palermo – Juventus

É il 7 Gennaio 2006 e Palermo e Juventus si sfidano nella diciottesima giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2005-06 allo Stadio ‘Renzo Barbera’  di Palermo.

La Juve allenata in panchina da Fabio Capello si appresta a vincere il suo ventinovesimo Scudetto ed ha nei nerazzurri dell’ Inter il suo massimo antagonista per la vittoria finale. Putroppo l’invidia regala grandi amarezze e disincanti e quella grande squadra dal futuro ancora piú grande verrá spazzata via dalla piú grande farsa del calcio moderno. Dall’altra parte c’é un Palermo che dicputa un gran bel campionato e si aggiudica uno dei posti per la prossima Coppa UEFA.

Buona Visione!


palermo


Stagione 2005-2006 – Campionato di Serie A – 18 andata
Palermo – Stadio Renzo Barbera
sabato 7 gennaio 2006 ore 20:30
PALERMO-JUVENTUS 1-2
MARCATORI: Terlizzi 12, Mutu 15, Mutu 34

PALERMO: Lupatelli, Zaccardo, Terlizzi, Barzagli, Grosso, Gonzalez, Barone, Corini, Santana (Brienza 78), Caracciolo, Makinwa (Bonanni 46)
A disposizione: Andujar, Ferri, Rinaudo, Codrea, Accardi
Allenatore: Luigi Del Neri

JUVENTUS (4-4-2): Abbiati, Pessotto G. (Blasi 74), Thuram, Cannavaro, Chiellini, Camoranesi, Emerson, Vieira, Mutu, Ibrahimovic (Del Piero 87), Trezeguet
A disposizione: Buffon, Criscito, Balzaretti, Olivera, Zalayeta
Allenatore: Fabio Capello

ARBITRO: Bertini
AMMONIZIONI: Pessotto G. 51, Thuram 62 (Juventus); Gonzalez 66, Caracciolo 68 (Palermo)



La Juventus passa anche al Barbera grazie alla doppietta del romeno, sostituto dell’infortunato Nedved. I rosanero non riescono a capitalizzare il vantaggio iniziale siglato da Terlizzi

PALERMO, 7 gennaio 2006 – Una Juventus spietata. Che vince, convince, e rischia davvero di ammazzare il campionato. E poi, quando piove grandina. Capello è bravo e fortunato. E così capita che Nedved dia forfeit per una labirintite, e il suo sostituto, un Mutu rigenerato rispetto a quello del Chelsea, decida la partita con una doppietta, ciliegina sulla torta di una prestazione eccellente. La Juve vendica così la sconfitta patita a Palermo lo scorso anno e passa su un campo in cui l’Inter era caduta.

Capello sceglie Mutu per sostituire Nedved, e fa bene, lo dirà la partita. In difesa l’esperienza di Pessotto è invece preferita all’esuberanza di Balzaretti. Del Neri fa esordire Lupatelli tra i pali rosanero e preferisce Gonzalez a Bonanni come cursore di fascia a centrocampo.

Il primo tempo è avvicente, bello come la suggestiva cornice del Barbera, tutto esaurito. La Juve parte forte, giusto per tradurre in pratica quello che dice Moggi: si gioca per il secondo posto. Ma è il Palermo a trovare il gol alla prima occasione: cross da destra di Corini e Terlizzi si inventa una girata di destro da uomo d’area consumato: è la quinta rete in campionato del difensore goleador rosanero, specialista del gioco aereo. La Juve reagisce con rabbia, da grande squadra. E trova subito il pari con Mutu, il migliore in campo nella prima frazione di gioco.

Il romeno segna un gol fortissimamente voluto: su cross di Camoranesi prima colpisce la traversa di testa, poi sulla respinta dribbla un uomo e insacca di sinistro. Ora la gara è vibrante, ci provano Caracciolo e Trezeguet, Ibrahimovic regala spettacolo con colpi di tacco in serie, pirotecnici e mai fine a se stessi. Il Palermo spinge forte sulle fasce: Gonzalez e Santana mettono alla frusta Pessotto (sostituto dello squalificato Zambrotta) e Chiellini. Ma è ancora Mutu a trovare il gol, di piatto destro, sfruttando l’assist di Vieira dopo un eccellente inserimento senza palla.

La ripresa inizia con Bonanni al posto di Makinwa, Santana giostra ora dietro Caracciolo, con il nuovo entrato esterno a sinistra. La gara resta bella, Trezeguet colpisce un palo con una girata spettacolare, Barone sottomisura spara alto su ottima sponda di Caracciolo. La Juventus adesso tiene il ritmo basso gestendo con maestria il vantaggio e sfruttando la buona vena dei palleggiatori Camoranesi e Ibrahimovic. Il Palermo non soffre più del minimo fisiologico contro la prima della classe, ma non punge. Però il forcing finale arriva, puntuale, e Caracciolo, di testa anticipa Thuram e fa venire i brividi ad Abbiati, che era battuto. Ma non basta, la Juve vince e continua a correre.

Riccardo Pratesi
tratto da: Mutu zittisce Palermo


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