É il 7 Settembre 1988 e Oțelul Galați (Romania) e Juventus si sfidano nella gara di andata dei Trentaduesimi di finale della Coppa UEFA 1988-89 allo ‘Stadionul Oțelul’ di Galați (Romania). É il primo storico incrocio tra le due squadre.
É una Juventus che cerca di costruire una squadra ancora scossa dal addio di ‘Le Roi‘ Michel Platini e dai fallimenti di Ian Rush e del tecnico Rino Marchesi. Guidati in panchina dalla leggenda Dino Zoff, i bianconeri raggiungono un quarto posto in campionato che dovrebbe rappresentare un buon viatico per il futuro. Dall’altra parte c’é un Oțelul che dovrebbero sottostare allo strapotere tecnico e tattico dei nostri eroi piemontesi.
Buona Visione!
Coppa UEFA 1988-1989 – Trentaduesimi, andata
Galati – Stadio Otetul
Mercoledì 7 Settembre 1988
Oțelul Galați-JUVENTUS 1-0
MARCATORI: Profir rigore 59
Oțelul Galați : Calugaru, Borali (Oprea 73), Stan, Agiu, Anghelinei, Popescu I., Profir, Antonhi, Ralea (Dragoi 56), Burcea, Popescu O.
Allenatore: Razvan Sdrobis
JUVENTUS : Tacconi, Napoli, De Agostini, Bruno, Brio, Cabrini, Mauro, Rui Barros, Altobelli, Marocchi, Laudrup
Allenatore: Dino Zoff
ARBITRO : Namoglu (Turchia)
INVIATO GALATI —
La Juve è stata rimandata a ottobre dai metallurgici dell’Otelul. Cornei Dinu ha già una squadra, tecnica media ma alcune individualità di spicco; (Proflr, Stan, Octavian Popescu e Dragoi), e tutto già al servizio di un gioco: non per nulla il campionato romeno è alla quarta giornata. Dino Zoff è ancora necessariamente alla fase di studio, il problema già noto è la capacità di filtro e di propulsione del centrocampo dove la caparbietà di Rui Barros non basta, anche perché il portoghese è l’uomo dell’improvvisazione e non dello schema.
Arriva Zavarov, adesso: forse non sa quali responsabilità lo aspettano. Marocchi deve ancora entrare nel gioco, malgrado l’evidente applicazione, e francamente la scelta di Zoff che ha privilegiato il vècchio Cabrini a scapito di Bonini non ci è parsa azzeccata. Il rodaggio bianconero cosi continua, anche in attesa di ritrovare i tasselli giusti pur se Brio come libero, malgrado qualche scivolone, ha fatto la sua parte con dignità. In avanti ha deluso Altobelli: forse il clima delle amichevoli si adatta di più alle possibilità fisiche dell’attaccante. Mauro ha cercato di dare una buona spinta sulla fascia destra. I primi 10′ sono stati molto difficili per i bianconeri, investiti da folate che avevano nell’ala sinistra Popescu il principale propulsore e ben sorrette sul fronte opposto 1-0
COPPA UEFA – Bianconeri stregati dall’Otelul e dall’arbitro in Romania
Gol fantasma e rigore : Juve ko
All’ 82′ Mauro segna ma il direttore di gara non se ne avvede –
Annullata una rete di Barros, punito con il penalty un fallo di De Agostini
Altobelli: «Era gol di Mauro»I bianconeri venivano saltati nella zona centrale del terreno: Cabrini, Barros, Marocchi e Mauro dovevano arretrare per fare, barriera con i difensori (Bruno stava a guardia della punta più avanzata, Antoni) quasi sulla linea dell’area di rigore. All’ 8′ Brio era costretto a una provvidenziale chiusura su Profir, il Galati poi batteva tre angoli e creava pericoli prima che la Juve trovasse il contropiede.
Regolari in tv i gol juventini TORINO — Regolari, per la moviola tivù, i due gol annullati alla Juve: sul primo, inesistente il fuorigioco di Rui Barros, tenuto in gioco da ben due avversari; sul secondo, la palla è entrata in rete sul colpo di testa di Mauro, poi è stata ricacciata fuori dal portiere. molle e si faceva chiudere il tiro da Calugaru in uscita e al rimbalzo lo stesso centravanti alzava sulla traversa. Ci provava due minuti dopo Marocchi proiettando Laudrup in un corridoio centrale: il danese non si avvedeva che il portiere uscendo aveva «aperto» la porta e cercava un dribbling maldestro senza sbocchi. Segnava Barros, ma il suo pallonetto era stato preceduto dal fischio dell’arbitro turco Namoglu che aveva rilevato il fuorigioco.
La partita diventava dura, Tacconi (33′) era grande nel deviare in angolo una conclusione ravvicinata di Profir, venivano giustamente ammoniti il Popescu difensore e Antoni. Le energie del Galati sembravano calare in avvio di ripresa ma la Juve non riusciva a dare maggiore consistenza alla sua manovra. Al 57′ i bianconeri si lasciavano sorprendere sulla sinistra della loro difesa. Dragoi appena entrato al posto di Ralea partiva bene sul tocco profondo di Antoni: aveva mezzo metro di vantaggio su De Agostini il quale in recupero cercando il pallone toccava il piede dell’avversario. Dito sul dischetto da parte dell’arbitro turco, appena un accenno di protesta da parte di capitan Cabrini, botta secca di Profir alla sinistra di Tacconi e Otelul in vantaggio.
La reazione bianconera era flebile, Dragoi creava ancora problemi alla difesa torinese. Il primo pericolo vero per Calugaru lo propiziava (68′) Mauro, il cui bel cross dalla destra era calciato al volo (ma oltre la traversa) da Altobelli. Era uno sprazzo, ancora l’Otelul sorprendentemente si dimostrava più squadra nel finale. Nella Juve, reazioni nervose sottolineavano i disagi. Al 78′ Bruno, palla lontana, colpiva con una gomitata Profir. Il giallo aU’82’: i bianconeri andavano in gol con un’azione a percussione, dopo uno scambio volante con cross di Altobelli dalla destra e colpo di testa di Mauro dalla sinistra. La palla veniva smanacciata dal portiere, affiancato dal difensore Stan: prima di entrare in porta secondo l’arbitro e i romeni, dopo aver varcato la linea secondo i bianconeri. Sul rimpallo la palla veniva colpita da Mauro, poi da Marocchi che finiva addosso agli avversari, la sfera rotolava in rete ma l’arbitro annullava il punto per azione pericolosa. Un’azione in cui si era vista, comunque, più rabbia che manovra da parte dei bianconeri.
Bruno Perucca
tratto da: La Stampa 8 Settembre 1988