É l’ 8 Agosto 1992. Il Bayern Monaco e la Juventus si sfidano in questa gara amichevole estiva in preparazione della stagione 1992-93. Tutto si svolge al ‘Olympiastadion‘ di Monaco di Baviera (Germania).
La gara in questione serve anche quale tributo al giocatore Klaus Augenthaler giunto in questo giorno al addio al calcio giocato.
La Juventus cerca di fermare l’egemonia del Milan che da un paio d’anni o piú ammazza il campionatao senza scampo.Sará un impresa quasi impossibile in campionato, ma tant’é che con questo Roberto Baggio (capitano e uomo simbolo della squadra in Italia e nel mondo) tutto é possibile!
Buona Visione!
Stagione 1992/93 – Addio al calcio di Klaus Augenthaler
Monaco di Baviera – Olympiastadion
Sabato 8 Agosto 1992 ore 20.00
BAYERN-JUVENTUS 1-4
Marcatori: 4′ Thon (B), 23′, 48′, 50′ Moeller, 36′ Di Canio (J)
Bayern: Aumann, Jorginho, Munch, Helmer, Augenthaler (55′ Schupp), Scholl, Wouters, Thon, Labbadia, Ziege (74′ Reinhardt), Wohlfarth (46′ Schwabl)
Allenatore: Erich Ribbeck
Juventus: Peruzzi, Torricelli, Carrera, Conte (64′ Marocchi), Kohler, Julio Cesar, Di Canio (60′ De Marchi), D.Baggio (76′ Giacobbo), Vialli (60′ Casiraghi), R.Baggio (66′ Ravanelli), Moeller
Allenatore: Giovanni Trapattoni
Arbitro: Schmidhuber (GER)
LA STAMPA Sport Domenica 9 Agosto 1992Con tre reti del tedesco la Juve vince a Monaco mentre il Milan dà spettacolo a BolognaBaggio innesca il goleador Moeller Di Canio firma il poker bianconero Vialli rigenerato, in campo per 60′MONACO DAL NOSTRO INVIATOQuattro gol al Bayern. Tre ceffoni di Moeller, uno di Di Canio. E’quasi Juve vera e adesso ringraziare il tedesco e spedirlo in tribuna diventa sempre più difficile al termine di questa strana amichevole, organizzata all’atto del passaggio di Reuter dal Bayern alla Juve e trasformatasi in festa bavarese per Klaus Augenthaler che lascia il calcio dopo 14 anni di fedeltà al club tedesco. Ovviamente, l’aspetto folkloristico della vicenda interessa poco a Trapattoni che ha accettato questo blitz in Baviera per giocare la prima partita vera della stagione e trarre le prime attendibili indicazioni. In realtà, siamo ancora di fronte ad una Juve sperimentale, anche se sempre più vicina alla sua fisionomia più autentica. Lo dimostrano la presenza di Moeller (complimenti, 5 gol in quattro giorni) e l’esclusione di Platt, evento tanto significativo quanto straordinario visti gli effetti prodotti durante la gara. Ma è soprattutto da Vialli che il Trap aspetta risposte importanti. Per Luca si tratta del primo vero impegno con la nuova maglia, perchè quei 33 minuti nell’amichevole di Neuchatel non hanno lasciato alcun segno. Questa volta Vialli ne gioca 60′, dimostrando di essere ormai completamente rigenerato.Vialli più Moeller più Baggio, ovvero gol, tecnica e fantasia. Una occasione da non perdere perchè chissà quando rivedremo i tre insieme in futuro, anche se dopo ieri sera molte cose andranno riviste. In campo per la prima volta anche Peruzzi e Dino Baggio, mentre il giovane Torricelli passa di botto da Carate Brianza all’Olympiastadion senza complessi.Riepilogando, questo l’undici di partenza: Peruzzi; Torricelli, Carrera; Conte, Kohler, Julio Cesar; Di Canio, D. Baggio, Vialli, R. Baggio, Moeller.Quanto al Bayern, reduce da una disastrosa tournée in Italia, ci tiene da matti a far bella figura, alla vigilia della stagione delle rivincite. Ci siamo, è calcio vero. Il Bayern tra una settimana debutta in campionato e deve convincere i propri tifosi (fra i quali c’è anche Boris Becker appena ritornato da Barcellona) che è ancora una squadra seria, non soltanto il principale fornitore del calcio italiano.Infatti ecco subito servito il gol. Al 4′ Juve in bambola con Jorginho che smista a Thon: gran botta e Peruzzi va ko. Il Bayern preme, ma è un fuoco di paglia. La Juve impiega venti minuti prima di dare corpo alla manovra, ma poi dimostra che la sua crescita è costante e la superiorità indiscutibile. Roberto Baggio e Moeller si alternano al fianco di Vialli, con Di Canio largo sulla corsia di destra, dove Dino Baggio e Torricelli si inseriscono con puntualità. Gli effetti si vedono in maniera concreta al 23′, dopo un mezzo miracelo di Peruzzi su testa di Labbadia. Dino Baggio si sgancia e calcia da fuori area: sulla traiettoria c’è Moeller che mette dentro. Man mano che la Juve sale di tono, vengono a galla anche i limiti del Bayern e quando per la terza volta i bianconeri si affacciano dalle parti di Aumann, colpiscono di nuovo in maniera spietata. Succede al 36′: Roberto Baggio pesca Di Canio in area ed il tornante batte il portiere tedesco in uscita. Quanto a Vialli, ha lavorato tanto per la squadra, latitando però in zona gol. Ma è un dettaglio per ora. Si riparte ed è subito spettacolo. Lo offrono Roberto Baggio e Moeller, due che in teoria non potrebbero mai coesistere, ma di fronte al talento non resta che inchinarsi. Due gol fulminei del genietto tedesco (49′ e 50′) identici per esecuzione ed entrambi ispirati da Robertino, in serata di grande vena.Poi al 10′ esce Augenthaler e la partita si ferma per tributare al libero un’autentica ovazione. Si riprende dopo sei minuti, ma che importa. Ormai l’incontro non ha più storia. Giocano anche Casiraghi, Ravanelli, Marocchi, De Marchi e Giacobbo e si finisce in clima da sagra di paese.
Fabio Vergnanotratto da: La Stampa 9 Agosto 1992