É il 8 Marzo 1992 e Juventus e Napoli si sfidano nella Settima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1991-92 allo Stadio ‘delle Alpi’ di Torino.
Contro questo Milan (imbattuto in Serie A) perfettamente guidato in panchina da Fabio Capello, é diffcile ottenere di piú di un secondo posto nella Classifica Finale del massimo campionato italiano. Cosí una Juventus ancora debole ma tanto volenterosa riesce nel suo scopo iniziale! Dall’altra parte c’é un Napoli che disputa un campionato d’alta classifica e finisce la propria corsa italica in un rassicurante quarto posto.
Buona Visione!
Campionato di Serie A 1991-1992 – 7 ritorno
Torino – Stadio delle Alpi
Domenica 8 Marzo 1992
JUVENTUS-NAPOLI 3-1
Marcatori: 2 rigore, 44 rigore R.Baggio, 54′ Marocchi (J), 85 Padovano (N)
JUVENTUS: Tacconi, Luppi, Marocchi, De Agostini , Kohler (A.Conte 20), Carrera, Alessio, Galia, Schillaci, Baggio R., Casiraghi (Corini 59)
Allenatore: Giovanni Trapattoni
NAPOLI: G.Galli, Ferrara, Francini, Crippa, Alemao, Blanc, Corradini (46 Mauro), De Napoli, Careca, Zola, Silenzi (75 Padovano)
Allenatore: Claudio Ranieri
ARBITRO: Cesari
Agnelli: rigori giusti, ma faranno discutere
«I penalty del Milan? Sono arrivati quando c’era bisogno»TORINO. Un elogio a Baggio e alla Juve che sta crescendo e una frecciata indirizzata a Berlusconi. L’avvocato Giovanni Agnelli è soddisfatto del gioco e del risultato della Juventus. Nel momento in cui lascia la tribuna è convinto che i bianconeri abbiano molte chances di guadagnare un punto sul Milan. I rossoneri pareggiano a Parma, mentre la Juve ha già chiuso con largo anticipo la sfida con i partenopei. Ma nel momento in cui si appresta a salire in macchina gli comunicano la notizia del vantaggio rossonero. Ha quasi un gesto di stizza.
«E’ la legge del calcio. Ma noi dobbiamo pensare esclusivamente al nostro futuro. Quello che mi fa piacere è l’aver visto una Juve in salute, che cresce di domenica in domenica. I rigori? Mi pare ci fossero entrambi. Ma una squadra così determinata ed ordinata ne avrebbe potuto fare anche a meno. Ovviamente li riproporranno cento volte in tivù e chissà quanti fiumi di parole si spenderanno sopra».
A proposito di penalty, proprio prima dell’incontro il presidente della Fiat aveva sostenuto la tesi di Trapattoni:
«Il Milan è una squadra che attacca molto, questo è assodato. Ed è pertanto favorita nel giocare per tanti minuti nell’area avversaria. Di rigori ne ha avuti 10, ma avrebbe anche potuto averne 14. Il fatto è che questi sono sempre stati decretati al momento giusto, cioè quando i rossoneri ne avevano bisogno».
Come dire che le perplessità del tecnico sono più che lecite. Al di là della doppietta – ironia della sorte – messa a segno dal dischetto, l’Avvocato ha apprezzato ancora una volta l’estro Baggio:
«Davvero bravo. Si è mosso bene in campo e ha dat
o vitalità alla squadra».
Anche il fratello Umberto ha parole di apprezzamento per il fantasista:
«E’ in un buonissimo momento di forma e sta dimostrando sempre più quello che vale».
E, ancora a proposito della sfida al vertice con il Milan:
«Non bisogna mai perdere le speranze, ma neppure farsi troppe illusioni».
Il duello a distanza con il Milan non ha fine. E non l’avrà sino al termine della stagione. Berlusconi nei giorni scorsi aveva commentato a proposito dello sciopero dei giornalisti:
“E’ una mossa palese degli editori della carta stampata di togliere della pubblicità alle televisioni. Sarebbe un po’ come obbligare i tifosi del Milan ad assistere alle partite della Juve.”
L’avvocato Agnelli sorride:
«Se i tifosi del Milan ci tengono a venire ad applaudirci, li accoglieremo a braccia aperte».
Chiude il presidente Chiusano:
«Nonostante le assenze degli stranieri abbiamo disputato un ottimo incontro, forse il più bello di quest’anno. Peccato che il Milan non ci abbia concesso punti».
Piero Abrate
tratto da: La Stampa 9 marzo 1992
La Stampa 9 marzo 1992 |
La Stampa 9 marzo 1992 |
La Gazzetta dello Sport 9 marzo 1992 |