É l’ 8 Ottobre 1978 e Juventus e Verona si sfidano nella seconda Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1978-79 allo Stadio ‘Comunale‘ di Torino.
É una Juventus (Campione d’Italia in carica) con grandi giocatori, un allenatore vincente (Giovanni Trapattoni) che peró non riuscirá a ripetere la conquista tricolore. Infatti lo Scudetto andrá al Milan.Il Verona dal canto suo non riuscirá ad evitare una dolorosa quanto inevitabile retrocessione in Serie B.
Buona Visione!
Stagione 1978-1979 – Campionato di Serie A – 2 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 8 ottobre 1978 ore 15.00
JUVENTUS-VERONA 6-2
MARCATORI: Calloni 7, Virdis 14, Bettega 32, Bettega 47, Causio 49, Benetti 54, Virdis 59, Calloni rigore 90
JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino, Morini, Scirea, Causio, Tardelli, Virdis, Benetti, Bettega
Allenatore: Giovanni Trapattoni
VERONA: Superchi, Logozzo, Rigo, Massimelli, Spinozzi, Negrisolo, Esposito, Mascetti, Calloni, Bergamaschi, D’Ottavio
Allenatore: Luigi Mascalaito
ARBITRO: Mascia
Pagelle Bianconere
ZOFF — Ottantatré minuti da spettatore, fra due arrabbiature: ha un pizzico di colpa sul primo gol di Calloni (ma tutta la Juve è stata sorpresa, non solo lui), nulla da fare, ovviamente, sul rigore.
CUCCUREDDU — Tranquillo e sicuro in difesa, senza fortuna in attacco anche se da una sua staffilata contro i legni della porta veronese è nato uno dei gol. In ottima condizione atletica.
GENTILE — Non ha trovato opposizione adeguata sul lato destro della difesa veronese, ma è in forma tale da non temere nessuno. Determinante la sua spinta, numerosi i cross efficaci secondo uno schema che e noto, ma che non era certo il Verona a poter bloccare.
FURINO — Beppe Furia non ha dovuto lottare molto, magari non si sarà neppure divertito, ma il suo lavoro di ricucitura a centro campo si è fatto sentire.
MORINI — L’unico giocatore veramente combattivo del Verona, Calloni, è toccato allo stopper bianconero, che forse l’ha fronteggiato con troppa confidenza sul primo gol veronese. Dopo più nessun problema per Morgtn, d’anticipo o In tackle.
SCIREA — Uno dei migliori della Juventus per scioltezza di movimenti: gli riesce tutto facile, segno di condizione ottima. Notevole la scelta di tempo per gli inserimenti in avanti, una garanzia per la squadra.
CAUSIO — La sua spinta sulla destra si è fatta sentire, anche se il « barone » non ha mai sentito il bisogno di spingere a fondo. Choccato all’Ingresso In campo, nella ripresa, dallo scoppio di un petardo, si è ripreso dimostrandosi uno dei più lucidi e calmi, come nell’azione del suo gol.
TARDELLI — Era come sotto esame, e l’ha superato grazie ad una partita non squillante ma positiva, sicura. Nel finale ha cercato qualche « numero » più per rinfrancarsi completamente che per necessità della partita. « Si ritroverà giocando » aveva detto Trapattoni. E « Schizzo » ha cominciato a dar ragione al suo tecnico.
VIRDIS — Prima degli applausi, ha ricevuto ululati di disapprovazione. Se avesse avuto II piede più centrato, ieri avrebbe potuto senza sforzo mettere a segno quattro reti. Ma il fatto che si sia messo cosi spesso in condizioni di realizzare è buon segno.
BENETTI — Dopo un Inizio In cui la sua potenza occorreva tutta, la parte centrale della gara è stata un allenamento per Romeo, che si è tolta anche la soddisfazione del gol.
BETTEGA — Hanno cercato di bloccarlo con le cattive, ma Roberto ha risposto senza farsi intimidire, e vendicandosi con due reti. Una gara da attaccante, all’antica (non c’era bisogno di sacrificarsi troppo).
Bruno Perucca
tratto da: La Stampa 9 Ottobre 1978