Attraverso il nostro blog JLSSN – Juventus La Storia Siamo Noi facciamo gli Auguri per un sereno compleanno ad uno dei protagonisti della Juventus seconda metà anni ottanta.
Lo facciamo mostrandovi la gara che più rappresenta la sua carriera in bianconero.
Tanti Auguri Michael Laudrup!
É l’ 8 Dicembre 1985 e la Juventus si trova allo Stadio ‘Olimpico’ di Tokyo in Giappone per tentare la scalata all’unica vetta del calcio mondiale ancora non conquistata. Si gioca Argentinos Juniors-Juventus valevole per la Coppa Intercontinentale 1985.
É una Juventus che dopo aver inanellato una serie di vittorie europea mai viste prima, parte favorita contro gli argentini che nononstante abbiano vinto per la prima volta la Coppa Libertadores, non sembrano possano impedire ai bianconeri un altra vittoria storica. Tant’é che i giocatori in rosso fanno la partita della vita ed unita ad una prestazione dell’arbitro al limite dello scandaloso, ed ad un giovanissimo Claudio Borghi, ne uscirá davvero una partita d’altri tempi. Una grande gara per un’altra data da ricordare.
Buona Visione!
A Torino diventa il pupillo di Boniperti e il beniamino di chi ama il bel calcio. Michelino, in bianconero, sorprende tutti. Trapattoni riesce, in poco tempo, ad assemblare una squadra rinnovata in tanti pezzi, anche fondamentali. Il Laudrup della Lazio, senza nerbo e carattere, regolarmente inutile in trasferta e bravo, soprattutto, a segnare dei gol, anche belli, ma quasi sempre a risultato già acquisito, diventa subito il Principe di Danimarca proprio per la sua capacità di essere spesso determinante e la sua qualità è comunque altissima. Reti come quella segnata a Tokyo, quando, con una giocata impossibile, permette alla Juventus di andare ai supplementari di una finale Intercontinentale che avrebbe poi vinto ai rigori, sono destinate a restare nel tempo e nella memoria dei tifosi.
Quando è in giornata, Laudrup è un giocatore immarcabile: i primi tre passi sono qualcosa di unico, con la palla tra i piedi non perde velocità, capace di saltare chiunque. La sua finta di corpo è micidiale, il tiro, quando ci prova, è notevole, la tecnica è sopraffina, è in possesso di una grande intelligenza calcistica. Insomma, ha tutte le caratteristiche per diventare un grandissimo, ma ha dei notevoli limiti caratteriali. Esemplificativa, in tal senso è la frase di Platini: «Laudrup? È il miglior giocatore del mondo, in allenamento». Definizione straordinariamente sintetica, che racchiude tutto.
tratto da: Michael Laudrup: Eroi in bianconero
Tokyo, campo neutro – National Olympic Stadium
Domenica 8 dicembre 1985 ore 12.00
ARGENTINOS JUNIORS-JUVENTUS 2-2 – Dopo i calci di rigore (2-4)
MARCATORI: Ereros 55, Platini rigore 63, Castro 75, Laudrup 82
SEQUENZA CALCI DI RIGORE: Brio (gol), Olguin (gol), Cabrini (gol), Batista (parato), Serena A. (gol), Lopez (gol), Laudrup (parato), Pavoni (parato), Platini (gol)
ARGENTINOS JUNIORS: Vidallè, Villalba, Pavoni, Olguin, Domenech, Commisso (Corsi 86), Batista, Videla, Castro, Borghi, Ereros (Lopez 118)
Allenatore: José Yudica
JUVENTUS: Tacconi, Favero, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea (Pioli 65), Mauro (Briaschi 77), Manfredonia, Serena A., Platini, Laudrup
Allenatore: Giovanni Trapattoni
ARBITRO: Roth (Germania Ovest)