Grazie al nostro blog rendiamo onore ad un allenatore che nonostante sia sottostimato al giorno d’oggi occupa giustamente un posto di riguardo nella Storia della nostra amata Juventus.
Stiamo parlando di Čestmír Vycpálek.
Se volete vedere il video cliccate qua:
|
L’allora segretario della Juventus, Artino, e un certo signor Foresto, grande esportatore di vini piemontesi a Praga, che gestisce anche un avviatissimo night, mette gli occhi sulla coppia dello Slavia: Vycpálek e Korostelev. L’offerta è allettante; stipendio da sgranare gli occhi, un annetto in Italia in riva al Po, quindi ritorno a Praga. Breve consultazione con la dolce Hana, che intanto Cesto ha condotto all’altare, e partenza per l’Italia.
Cesto esordisce in bianconero contro il Milan, il 6 ottobre 1946. Il presidente juventino è Piero Dusio, l’allenatore Cesarini. Nella formazione rossonera militano campioni come Tognon, Gimona, Annovazzi, Puricelli e Carapellese.
Da Torino squilla il telefono: la Juve, primo amore, non si può scordare. Cesto ritrova gli amici di un tempo, ricomincia da capo, ma questa volta da allenatore del settore giovanile, per insegnare l’arte della pedata agli allievi che hanno i suoi stessi sogni di un tempo. Nella stagione 1970-71 la Juventus assume come allenatore Armando Picchi: ma l’ex libero dell’Inter, dopo pochi mesi di lavoro, è costretto ad abbandonare a causa di un male incurabile. Boniperti si guarda intorno e non dimentica il vecchio amico con il quale aveva giocato nella stagione 1946-47 e che si stava occupando del settore giovanile bianconero.
Cesto prende le redini della prima squadra e ottiene risultati grandiosi.
Tratto da: Gli eroi in bianconero: Čestmír Vycpálek