Noi di JLSSN – Juventus la Storia Siamo Noi omaggiamo una delle colonne storiche piú solide della ultra centenaria esistenza della Juventus.
Prima delle partite ci prepariamo, mi preparo, guardo le caratteristiche dell’avversario: se è destro o sinistro, vedo i video degli uno contro uno, con quale piede tira. Poi […] è un problema se trovi uno che, tra sinistro e destro, fa cinquanta e cinquanta. Dopodiché, oltre a quello, un qualcosa dentro ce l’hai per riuscire a capire l’avversario. […] Quando faccio l’uno contro uno, sparato, vero, e hai una bassissima percentuale di prendere la palla, devi avere un po’ di astuzia: devi fermare l’avversario con le mani, con tutto. Sono due secondi, ma in quei due secondi deve tenere botta.“ – Andrea Barzagli
Ho fatto sacrifici con la scuola, perché a un certo punto ho dovuto fare le serali, non ce la facevo più con gli allenamenti. Sono stato fortunato, ma non me ne vanto: tornassi indietro, rifarei bene la scuola.“ – Andrea Barzagli
La prima cosa è l’umiltà, che non vuol dire non credere in se stessi: ma se non lo sei, parti già male. In questi anni ho visto tanti grandi giocatori, ma che si sono creduti già arrivati. Poi, è fondamentale la voglia di lavorare: perché o sei un grande talento, ma proprio grande, e puoi lavorare un po’ meno, altrimenti devi sudare. Ma in genere sono proprio quelli di grande talento i primi a lavorare, ed è la forza dei grandi campioni. Ci sono alcuni che diventano grandi con il sacrificio, anche se tra i grandi non mi ci metto: ma da giocatore medio sono diventato un giocatore di questa Juve. […] Sia Pirlo che Buffon non hanno mai saltato un allenamento, e mai ne hanno fatto uno sotto al 60 per cento. Il mondo Juve è lavoro: la verità è che qui ci si allena di più.“ – Andrea Barzagli
„[Dopo l’eliminazione dell’Italia dall’Europeo 2016] Delusione immensa, abbiamo dato tutto e ora rimane la sconfitta. Di tutto quello di bello che abbiamo fatto purtroppo non rimarrà niente fra qualche anno. Nessuno si ricorderà di questa Nazionale che ha dato tutto. C’era voglia di stare insieme, un grande gruppo.“ – Andrea Barzagli
„pensavo che avrei potuto avere di più e andare in una grande squadra. Non me lo meritavo però e quando arrivò l’offerta del Wolfsburg, che per il giocatore che ero era eccessiva, accettai. Lì trovai un allenatore, un certo Felix Magath, che ha stravolto completamente la mia mentalità. Ogni volta che mi lamentavo mi diceva: “Sai perché non ti alleni bene? Perché non credi in quello che fai”. Io in effetti in allenamento davo il 70, l’80% e non prendevo mai la palla… Lì è cambiato il mio modo di allenarmi. Da allora do sempre il 100%.“ – Andrea Barzagli
„[Riferito all’esperienza nella Juventus] Chi arriva, non ha bisogno di sentirsi fare tanti discorsi […] guarda i giocatori che sono qui da più tempo. È accaduto anche a me e anche se non si è abituati a certi ritmi, ci si adegua, perché questo è il mondo Juve.“ – Andrea Barzagli
„[Riferito al passaggio da centrocampista a difensore] Non ero molto convinto all’inizio, ma piano piano cominciai ad abituarmi a marcare l’uomo. A Pistoia poi giocai per sei mesi come compagno di mister Allegri […] e sostiene ancora oggi che fu lui a suggerire il cambio di ruolo: “Gliel’ho detto io a Pillon di metterti difensore”…»“ – Andrea Barzagli
„Non ne vado fiero, ma a volte, quando ero a casa, mia moglie mi diceva che ero assente. Questo perché il mio pensiero era fisso al calcio. E in effetti, dopo il primo campionato vinto con la Juve, ricordo che ero in vacanza, e non riuscivo a pensare ad altro: “Dobbiamo vincere il secondo scudetto di fila”. Mi era venuta una fame pazzesca. Non so cosa mi sia successo qui alla Juve, ma è così. Al calcio ho dovuto sacrificare molto tempo, che avrei potuto trascorrere con la mia famiglia, e spero di poterlo recuperare in futuro, ma tutto quello che abbiamo lo dobbiamo al calcio. È il mio lavoro. Lo scopo della mia vita.“ – Andrea Barzagli