Juve-Zenit: Così si fa!

Attraverso il mondo virtuale di internet vi facciamo riassaporare la partita appena giocata dai nostri ‘eroi in bianconero‘. La gara in questione é  Juventus-Zenit San Pietroburgo ed é valevole per la quarta giornata del Girone H della Prima fase della UEFA Champions League 2021/22

 

BUONA VISIONE!

 

UEFA Champions League – 2021/22 – Girone H – 4a Giornata
‘Allianz Stadium’  – Torino
Martedì 2 Novembre 2021 ore 21.00
JUVENTUS-ZENIT 4-2
RETI: Dybala 11′ pt, Bonucci aut. 26′ pt, Dybala rig. 13′ st, Chiesa 28′ st, Morata 37′ st, 47′ st Azmoun

JUVENTUS: Szczesny; Danilo, Bonucci (40′ st Rugani), de Ligt, Alex Sandro; Chiesa, McKennie, Locatelli (34′ st Arthur), Bernardeschi (35′ st Rabiot); Morata, Dybala (40′ st Kulusevski)
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Chiellini, Cuadrado, Bentancur
Allenatore: Massimiliano Allegri

ZENIT: Kritsyuk; Rakitskiy (30′ st Dzyuba), Chistyakov, Lovren, Karavaev (14′ st Malcom); Sutormin, Barrios, Wendel /43′ st Kuznetsov), Mostovoy (14′ st Krugovoi); Claudinho (30′ st Erokhin), Azmoun
A disposizione: Byazrov, Kerzhakov, Khotulev, Kravtsov
Allenatore: Sergai Semak

ARBITRO: Hernandez (ESP)
ASSISTENTI: Naranjo, Sobrino (ESP)
QUARTO UFFICIALE: Luis Munuera (ESP)
VAR: Martinez Munuera (ESP), De Burgos (ESP)
AMMONITI: 9′ st Lovren, 23′ st Locatelli, 44′ st Kulusevski

 

 

 

 

https://youtu.be/eLBeiZIbAsU

 

 

 

Champions League, Juventus-Zenit 4-2: i bianconeri volano agli ottavi

La doppietta di Dybala e i gol di Chiesa e Morata stendono i russi, che trovano il momentaneo pareggio con l’autogol di Bonucci. Nel finale rete di Azmoun

La Juventus vola agli ottavi di finale di Champions League: nella quarta giornata della fase a gironi, i bianconeri superano 4-2 lo Zenit. A Torino, Dybala apre i giochi all’11’, ma i russi pareggiano con l’autogol di Bonucci (26′). Ci pensa l’argentino, al 58′, a realizzare il rigore procurato da Chiesa, che al 73′ chiude i giochi. Di Morata (82′) la quarta rete degli uomini di Allegri, inutile il sigillo di Azmoun al 92′ per gli ospiti.

Pagelle Bianconere:

Szczesny 6,5 – Non ha certo colpa sull’autogol dell’1-1 ma ha tanti meriti, tutti accumulati negli ultimi 25 minuti quando argina la reazione dei russi con alcuni interventi decisivi e non facili.
Danilo 6,5 – Un altro capitolo del suo personalissimo “manuale del bravo esterno di difesa”, magari è poco appariscente ma sempre impeccabile nelle scelte.
Bonucci 6 – Sente la partita e il momento più di tanti altri, ci mette tutto sé stesso e certo non gli si possono dare colpe sull’autogol.

Dal 40’ st Rugani sv.
De Ligt 6 – Se non lo si nota vuol dire che non sbaglia, è il suo modo di giocare e di essere.
Alex Sandro 5,5 – Le sue prestazioni lasciano sempre un retrogusto amaro, perché ci si aspetta sempre di vedere qualche giocata di quelle che sa fare ma che quasi mai arrivano.
Chiesa 7,5 – Sta cercando di ritrovare il sé stesso dell’Europeo e soprattutto nel secondo tempo sembra avvicinarsi all’obiettivo. Ci mette corsa, impegno e cattiveria. Così arriva il rigore che poi certifica il 2-1. Prestazione eccellente in quantità e qualità, perfettamente coronata poi dal gol del 3-1 voluto e cercato.
McKennie 6,5 – Ha di buono, ma veramente buono, che è un atleta prima ancora che un calciatore e quando sta così bene fisicamente riesce a fare tutto con una certa dose di utilità per la squadra. La traversa gli nega la gioia del gol personale.
Locatelli 6,5 – Sarà anche nuovo ma è molto più integrato nel Pianeta Juve rispetto a gente che lo abita da molto più tempo. E in mezzo al campo si fa sentire.
Dal 34’ st Arthur sv.
Bernardeschi 6,5 – La voglia ce la mette, va dentro il campo per creare superiorità numerica, si mostra collaborativo con tutti. Qualche errore lo commette, ma “humanum est”.
Dybala 8,5 – Sale subito in cattedra e si capisce che la serata è buona: inventa e conclude. Prende un palo di destro e poi con un missile perfetto di sinistro segna l’1-0. Continua a costruire e segna il rigore del 2-1 dopo averlo sbagliato.
Dal 40’ st Kulusevski sv.
Morata 6,5 – L’Alvaro di una volta non avrebbe buttato in curva un gioiello di assist confezionato da Dybala dopo meno di venti minuti. L’Alvaro di oggi è un attaccante di buona volontà che a forza di metterci l’anima alla fine trova anche il gol.
All. Allegri 7 – Al campionato penserà da qui in avanti, per il momento ha portato a casa il primo obiettivo stagionale e una bella iniezione di contanti con il passaggio agli ottavi.

 

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Così nasce una Leggenda

Una panchina in Corso Re Umberto, uno dei viali nobili nel centro di Torino. Vi si ritrova un gruppo di amici uniti dalla passione per il football, quel gioco così speciale, da poco “importato” dall’Inghilterra. C’è un’idea che li stuzzica: fondare una società sportiva che proprio nel football abbia la sua ragione d’essere. I ragazzi studiano al Liceo Classico Massimo D’Azeglio, sono istruiti e il più grande tra loro non supera i 17 anni. Per questo il nome che scelgono, in latino, significa “gioventù”. Quel nome è Juventus. È il 1 novembre del 1897. Loro ancora non lo sanno, ma hanno dato vita a una leggenda.

Nasce così, quasi per gioco, la squadra più gloriosa d’Italia.

 

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