Noi di JLSSN – Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Alessandro Del Piero.
Soprannominato Pinturicchio da Gianni Agnelli, si è segnalato sin da giovane come uno dei maggiori talenti della sua generazione, ed è considerato tra i migliori giocatori nella storia del calcio italiano. Capitano della Juventus dal 2001 al 2012, con il club torinese ha vinto numerosi trofei a livello nazionale e internazionale, segnando in tutte le competizioni a cui ha partecipato e stabilendo il primato assoluto di reti (290) e di presenze (705)
Buona Visione!
Un mini Pablito per Trapattoni
TORINO. Gli hanno subito appiccicato addosso l’etichetta di Paolo Rossi del Duemila. Il fisico è quello dell’hombre del Mundial, le doti tecniche ottime, a sentire Causio. Ma per Alessandro Del Piero, 19 anni, attaccante che la Juve ha prelevato dal Padova, non sarà facile sfondare. Trapattoni l’ha definito «una punta formidabile» ed è pronto a contare su di lui. Il ragazzo di Conegliano sembra frastornato da tanta attenzione:«Sono paragoni pesanti, si può anche perdere la tramontata. Invece io cercherò di essere soprattutto me stesso. Conosco i miei mezzi, credo di avere valide carte da giocare».
Del Piero quest’anno si è visto a singhiozzo a Padova. Dieci partite intere, un gol. Ma è soprattutto nelle formazioni giovanili azzurre che si è fatto apprezzare. Dieci reti con la Under 18, una breve apparizione nella Under 21. Adesso il grande passo. Spiega:«Avrò responsabilità nuove e più importanti e il piacere di giocare con Baggio. Scoprirò giorno dopo giorno cosa significa stargli vicino».
La Juve onda verde da ieri può contare anche su Massimiliano Notari, 21 anni, difensore arrivato dal Saronno (Interregionale). Dopo Torricelli, ecco un’altra scommessa di Trapattoni.tratto da: archiviolastampa.it
“L’estetica conta, ma il tiro migliore è quello che porta al gol: anche brutto, o sporco, purché sia gol.” – Alessandro Del Piero
“Lo sport è una grande lezione, una continua e meravigliosa palestra di valori. Chi non lo pensa non è un vero atleta.” – Alessandro Del Piero
“Bisogna ascoltare, non solo sentire. Osservare, non solo guardare.” – Alessandro Del Piero
“Il calcio è un mondo bellissimo e anche strano, una specie di pianeta in una galassia remota, piena di contrasti, privilegi e trappole. In questo pianeta circola gente strana, che cerca di sfruttare il calciatore senza curarsi minimamente di lui come persona.” – Alessandro Del Piero
“Siamo noi a invecchiare, il nostro corpo, non la classe. Il talento è pulizia del movimento, è il concetto zen per cui il miglior tiro con l’arco sorprende per primo il tiratore.” – Alessandro Del Piero
Nel giorno dell’addio al suo pubblico, Alessandro Del Piero salutava il mondo bianconero segnando contro l’Atalanta. Tra lacrime e standing ovation.
“Starò sempre al tuo fianco, io di te non mi stanco, sei la cosa più bella che c’è”. Alessandro Del Piero questo coro lo conosce bene. Perché i tifosi della Juventus gliel’hanno dedicato innumerevoli volte. Perché, con il tempo, è diventato uno slogan mai passato di moda.
Pinturicchio, così soprannominato da Giovanni Agnelli, è stato uno dei capitani più amati della storia bianconera. Un bene infinito, incondizionato, passato dall’euforia dei successi all’incubo della serie B. Insomma, è proprio vero: un cavaliere non lascia mai la sua Signora.
Carta d’identità permettendo, s’intende. E il triplice fischio di Juventus-Atalanta, 13 maggio 2012, raffigura sicuramente un ricordo bello ma struggente.
Bello, sì, in quanto fa capire come il matrimonio tra Alex e Madama sia stato dei più veri e sentiti. Struggente, al tempo stesso, per le tante lacrime versate da chi questo sodalizio l’ha sostenuto sempre e costantemente.
Una Juve chirurgica, la prima di Antonio Conte, capace di vincere inaspettamente lo scudetto superando il ben più quotato Milan di Max Allegri. Una squadra famelica, indemoniata, imbattuta nel campionato 2012-2012.
Con il suo ’10’ a recitare non un ruolo da protagonista, ma fondamentale. Vedi la punizione, tanto per cambiare pennellata, contro la Lazio: una rete-tricolore, determinante per sognare l’imponderabile.
tratto da: 13 maggio 2012: l’ultima di Del Piero allo Stadium
“Lo stile è anche il frutto di un continuo studio, e si procede pure per sottrazione: cioè osservando i gesti altrui che non ci piacciono, evitando gli esempi negativi che non vogliamo emulare. Ecco perché lo stile s’impara.” – Alessandro Del Piero