Attraverso il nostro blog JLSSN – Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Alessio Tacchinardi.
Dopo gli inizi da tornante nel settore giovanile dell’ Atalanta, Cesare Prandelli, suo tecnico nella formazione Primavera dei bergamaschi, lo sposta a regista di centrocampo per meglio sfruttarne personalità, senso della posizione e lancio in avanti. Con l’approdo alla Juventus, nel primo biennio a Torino Marcello Lippi lo arretra inizialmente con successo a difensore centrale, in uno schieramento a zona. Dopo la positiva stagione 1994-1995 in questo ruolo, tuttavia, una successiva crisi tecnica lo porta ad abbandonare il reparto arretrato per ritornare stabilmente, dal 1997, a centrocampo, posizione in cui sporadicamente trova anche la rete grazie a potenti conclusioni dalla distanza.
Nell’estate 1994 viene acquistato dalla Juventus per 4 miliardi di lire. Nella stagione d’esordio con i bianconeri, nonostante la giovane età, Marcello Lippi gli concede 24 presenze in campionato, contribuendo attivamente alla conquista del ventitreesimo scudetto della storia bianconera; nella stessa annata solleva anche la Coppa Italia. L’anno successivo la Juventus vince la Champions League, anche se non scende in campo nella finale di Roma contro gli olandesi dell’ Ajax. Con i bianconeri vince negli anni successivi altri quattro campionati, due dei quali, 2001-2002 e 2002-2003, lo vedono protagonista del centrocampo bianconero in coppia con Edgar Davids.
Buona Visione!
È sempre stato juventino dentro, Alessio Tacchinardi, fin dalla nascita. Colori che scorrono più forti che mai, continuamente, nelle sue vene perché: «Mi sono sentito sempre uno della curva, ho gioito, sofferto e lo faccio ancora con loro, i miei tifosi».Giocava accanto a gente del calibro di Zidane, Davids, Deschamps, ma non si faceva mai intimorire dal blasone altrui anzi era il primo a lottare, la sua grinta non aveva eguali, rubava palloni e subito impostava, da vero e proprio leader. Ha passato lunga vita alla corte della sua dama, donandole tutti gli ornamenti più belli, tutto quello che c’era da conquistare. L’unico suo rimpianto è stato quello: «Di non aver chiuso la carriera nella mia squadra del cuore, ci tenevo tanto, ma se poi mi dicono che dovevo fare la riserva a Tiago e Almirón…».Parole di amore, di rabbia, tristezza. Frasi da juventino vero. Concetti e pensieri che emergono ancora oggi, tanto che Alessio parla di disastro, confusione ed errori imperdonabili per spiegare quello che sta succedendo alla Vecchia Signora e invita a trovare la possibile soluzione alla crisi coniando il seguente motto: «Dare la Juventus agli juventini, dal settore giovanile alla prima squadra».
tratto da Calcio GP – marzo 2011
Su Gaetano Scirea: “La cosa che mi colpiva di più era la sua eleganza palla al piede. Si vede che aveva origini da centrocampista e non le aveva dimenticate” – Alessio Tacchinardi
“Lo Juventisimo é una cosa che prende i tifosi, la squadra e la società e li rende un blocco unito contro tutto e tutti. E che si esprime nella voglia di vincere sempre, di essere i più forti sapendo di ricevere in cambio odio da ogni altro elemento esterno al mondo Juve. Un odio che nutre la fame di vittorie, e che rende i nostri successi ancora più belli. Prima di diventare un calciatore bianconero ero un semplice tifoso, all’interno dello spogliatoio ho capito meglio il senso della Juve. All’inizio non capivo le facce dei compagni quando si pareggiava, mi dicevo che in fondo avevamo fatto un punto. Poi ho capito che se giochi nella Juve, il pareggio equivale a una sconfitta. Conta unicamente il successo, esattamente come dice Boniperti” – Alessio Tacchinardi
“Di finali di Champions League io ne ho perse tre su quattro, le finali sono drammatiche. Non ci voglio pensare perché poi è talmente tanta la delusione che ti porti dietro che vivi male anche tutta l’estate e la preparazione successiva” – Alessio Tacchinardi
“Il primo flash che mi viene in mente del 5 Maggio 2002? Beh, la faccia del mister! Lippi l’unico che forse ci credeva. Ricordo che in quella settimana la squadra non si era allenata con la testa giusta perché si pensava che l’Inter avrebbe vinto. E invece Lippi seppe trasferire in noi le sue motivazioni feroci, mentre la società ci martellava tutti i giorni: “Non è finita, non è finita…”. Io in panchina, insieme ai compagni, faticavo a capire cosa stesse succedendo nella folle partita di Roma. Certo, sentivamo le urla dei tifosi e quando dissi: “Mister, adesso sono 4-2…”, lui mi rispose: “Come?”. E io: “In che senso? Prima dici che dobbiamo crederci e ora che faccia fai…”. Lippi rimase incredulo. La radiolina? Ce l’aveva Aldo Esposito, il fisioterapista solo che a un certo punto non andava più. Maresca a quel punto fece da filtro con i tifosi e noi ci chiedemmo cosa fosse accaduto guardando mezzo stadio che esultava, l’altro in silenzio e viceversa” – Alessio Tacchinardi
“Con la Juve ho vinto molto […]. La vittoria più bella rimane la Champions conquistata contro l’Ajax nel 1996. La soddisfazione più grande è invece quella di avere giocato undici anni con una squadra gloriosa come la Juve, e soprattutto di essermi meritato una stella con il mio nome tra i 50 giocatori più rappresentativi della storia bianconera nel nuovo stadio.” – Alessio Tacchinardi
“Andavo a vedere Platini al Comunale, quindi vivere quei campi da protagonista mi scatenava grandissime emozioni.” – Alessio Tacchinardi
“Ho un rapporto molto forte con Andrea Agnelli: siamo coetanei e ricordo che veniva spesso a vedere gli allenamenti. Si vedeva che aveva tanta passione. Sono contento che abbia avuto la possibilità di riprendere in mano le redini della società e l’abbia riportata a essere quella che era prima, ricordo che quando diventò presidente gli mandai un messaggio dicendo che ero sicuro al 100% che questa squadra, nelle sue mani, sarebbe tornata forte come lo era una volta. Credo poi che lui ci abbia messo qualcosa in più anche per onorare la memoria di suo padre. Gliel’ho anche detto: quanto sarà orgoglioso, lì dal cielo, di vedere i risultati che stai raggiungendo!” – Alessio Tacchinardi
Eh? 🚀🚀🚀🚀🚀#Tacchinardi ⚽️ #GoalOfTheDay pic.twitter.com/8sXQ8sGEFN
— JuventusFC (@juventusfc) 17 giugno 2021