PNoi di JLSSN – Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Claudio Gentile.

Considerato uno dei migliori terzini della storia del calcio italiano, legò la sua attività calcistica principalmente alla Juventus, squadra nella quale militò per undici stagioni a cavallo tra gli anni 1970 e 1980, vincendo sei campionati di Serie A, due coppe nazionali, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA, e disputando inoltre una finale di Coppa dei Campioni. Assieme al portiere Dino Zoff, al libero Gaetano Scirea e al terzino sinistro Antonio Cabrini, tutti e tre compagni.

Buona Visione!

Il bianconero Gentile «Non sono stopper» 

TORINO — Non esiste un caso Gentile, perché il giocatore accetta con senso di disciplina e di realismo il ruolo a lui ingrato di stopper. Ma indubbiamente ha fatto scalpore che Pellegrini, prima, Virdis, due domeniche dopo, entrambi suoi avversari diretti, abbiano segnato. Di riflesso si è riproposto il problema della posizione in campo di Claudio Gentile. 

“Se giocassi sulla fascia e avessi la possibilità di avanzare con una certa continuità — osserva il difensore bianconero — potrei rendermi diversamente utile alla squadra, ma, dal momento che uno stopper nella Juventus di quest’anno non c’è, mi dovrò adattare alla situazione sino alla fine della stagione. Tentare di fare l’uno e l’altro non è possibile: sarebbe come cercare di allungare e di accorciare la stessa coperta. In qualsiasi parte del campo sto si pongono contemporaneamente altre necessità». — 

Ma perché hanno segnato Pellegrini e Virdis? E’ stato solo un caso, o — come sostengono alcuni — lei si è lasciato sorprendere per avere sottovalutato questi attaccanti? 

“Pellegrini ha segnato in apertura d’incontro, ossia in una situazione di gioco in cui si può non essere ancora pronti mentalmente, ma poi il napoletano non si è più reso pericoloso. Quanto al caso di Virdis, nell’azione del suo gol mi sono spostato verso Piras che convergeva al centro; l’ho fatto per uno scrupolo di coscienza. Alla fine, però, al di là di ogni possibile giustificazione, devo riconoscere che io non sono un vero stopper e che potrei ricoprire con successo questo ruolo solo all’occorrenza, per quattro, cinque partite l’anno”. — 

Si dice anche che la mancanza della sua spinta sulla corsia destra del campo e del suol cross sotto porta abbiano contribuito a rendere sterili i rifornimenti alle punte. 

‘Di palle-gol ne creiamo comunque. Se poi non segniamo è anche perché non abbiamo un uomo d’area.”

tratto da: La Stampa 11 Febbraio 1981

 

“Lo stile Juventus è una questione di educazione.” – Claudio Gentile