Stelle Bianconere: Sandro Salvadore

Noi di JLSSN – Juventus La Storia Siamo Noi vi regaliamo questo filmato sulla leggenda bianconera Sandro Salvadore.

«Difensore universale», debuttò come libero, ruolo che interpretò per larga parte della sua carriera, comandando le difese grazie al suo temperamento; col tempo venne schierato con successo anche come terzino o stopper. Dotato sul piano tecnico e fisico, si mostrò inoltre avvezzo al gol grazie alle sue frequenti sortite offensive.

Crebbe calcisticamente nel Milan, compagine della sua città, dove entrò sedicenne nelle file delle giovanili insieme all’altra promessa Giovanni Trapattoni; dal fisico inizialmente minuto e deperito.

All’ombra della Mole, il nuovo acquisto divenne immediatamente titolare, andando a fare coppia nella retroguardia juventina con Ernesto Castano.

È riconosciuto dal club piemontese come uno dei giocatori più importanti della sua storia, omaggiato dal 2011 nella Walk of Fame bianconera allo Juventus Stadium, nonché tra i migliori interpreti juventini del ruolo di libero assieme a Gaetano Scirea, proprio colui a cui Salvadore passò simbolicamente il testimone e la casacca numero sei dopo il ritiro avvenuto al termine del campionato 1973-1974.

Buona Visione! 

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Cambio della guardia alla Juve.

Oggi arriva Scirea – Salvadore se ne va 

Oggi arriva Scirea, da ieri Salvadore non è più con la Juventus. C’è davvero un « cambio della guardia » nella società bianconera per quel ruolo di « libero » che molte discussioni ho sollevato nell’ultima stagione. 

Scirea ha 21 anni, Salvadore 35: da questo semplice raffronto anagrafico s’intuisce il significato di questo passaggio di consegne che avviene, per curiosa coincidenza, proprio nello stesso giorno. Mentre si attende l’arrivo di Scirea (ingaggiato dall’Atalanta) per le visite mediche, il club bianconero ha ufficialmente reso noto di aver « lasciato libero » Salvadore che potrà così scegliersi un’altra squadra. Questo il comunicato della società bianconera: 

« La Juventus F.C., nel rispetto del programma enunciato quattro anni fa, proseguirà anche nella prossima stagione sportiva il graduale rinnovamento del suo organico, con l’inserimento di giovani giocatori nella rosa di prima squadra. Questo indirizzo tecnico, che traguarda nel futuro, determina fatalmente la dolorosa rinuncia alle prestazioni dei giocatori più anziani, anche di quelli che per lunghi anni sono stati preziosi protagonisti delle imprese vittoriose della società. Uno fra questi è Sandro Salvadore, al quale la direzione della Juventus, anche a nome di tutta la grande famiglia bianconera, rivolge il più affettuoso e sincero ringraziamento, rendendo omaggio al valore, alla serietà e alla dedizione con cui egli ha sempre servito per dodici anni la causa sportiva della società. La direzione della Juventus ritiene doveroso consentire a Sandro Salvadore la più ampia e incondizionata libertà nella scelta della sua attività futura ». 

Salvadore ha giocato nella Juventus per dodici anni. Arrivò dal Milan nell’autunno del 1962 grazie ad uno scambio con Mora che fece scalpore, movimentando il « mercato » di novembre, a campionato iniziato. Nella società rossonera Sandro, milanese « autentico » (é l’unico tra i tanti lombardi cresciuti nel vivaio del club meneghino ad essere nato proprio nella metropoli), aveva debuttato in serie A nella stagione ’58-59: diventò famoso in tandem con Maldini, che gli era simile per fisico e stile di gioco (« Questo fu una sfortuna per me — dice scherzando ancora oggi Salvadore —, perché i giornalisti e Salvadore se ne va il pubblico ci confondevano: e naturalmente gli errori li attribuivano tutti a me, il più giovane, mentre gli interventi eleganti erano sempre indiscutibilmente del’ Cesare ). In maglia bianconera Salvadore si è fatto apprezzare in tanti ruoli, con tanti allenatori. Ai tempi di Amaral formò con Castano una discussa «coppia centrale in linea» d’ispirazione brasiliana, ai tempi di Heriberto fu di volta in volta terzino d’ala, stopper e ‘stopper aggiunto’. Ha concluso poi da « libero » (il ruolo che ha sempre preferito).

tratto da: La Stampa 26 giugno 1974

 

 

 

TORINO – E’ morto Sandro Salvadore. Il difensore, che si  é spento all’etá di 67 anni, durante la sua carriera vestì le maglie del Milan, della Juve e della Nazionale.

La carriera calcista di Salvadore inizió nel Milan. Con la maglia rossonera esordì il 21 settembre 1958, nel ruolo di libero. Con la squadra milanese vinse due campionati, quello d’esordio e l’ultimo disputato in maglia rossonera (1961/62). A quel punto la societá milanese decise di cederlo alla Juve in cambio dell’attaccante Bruno Mora.

Sotto la Mole Salvadore rimase 12 anni, guadagnandosi il posto da titolare inamovibile e vincendo tre campionati (1966/67, 1971/72 e 1972/73) e una coppa Italia (1964/65) e segnando 17 reti. Molte le presenze in maglia azzurra: 36 (di cui 17 da capitano). Due i gol all’attivo. L’esordio del difensore risale al 1960, due anni dopo voló in Cile per i campionati del Mondo. Nel 1966 fu la volta dell’Inghilterra. Nel 1968 disputó gli Europei in Italia nel 1968, laureandosi campione continentale.

Avrebbe dovuto giocare anche i mondiali del Messico nel 1970 ma le due autoreti che provocó durante Spagna – Italia 2-2 (sua ultima presenze in maglia azzurra), gli costarono il posto e la fiducia dell’allora ct Ferruccio Valcareggi. Appese le scarpette al chiodo alla fine del campionato 1973/74 e il suo posto fu preso da Gaetano Scirea.

Libero di notevole temperamento, capace come pochi di comandare la difesa, “Billy” Salvadore fu un difensore eclettico. Schierato anche come stopper o terzino, spesso si spingeva in avanti, riuscendo anche a realizzare reti importanti, tanto che, nelle 450 presenze collezionate in bianconero, mise a segno diciassette reti.

“Un campione di grandissima classe – ricorda il presidente Giovanni Cobolli Gigli – un vero trascinatore, legatissimo ai colori bianconeri. Capitan Billy ci mancher�”. E si fanno vivi anche gli ex compagni di sqaudra. Attraverso il sito internet della societá bianconera, Pietro Anastasi, Roberto Bettega (“Billy é stato un maestro, oltre che un compagno”), Franco Causio, Beppe Furino e Francesco Morini hanno ricordato il loro ex compagno di tante avventure sportive. E anche il Milan ha inviato le condoglianze alla famiglia.

(4 gennaio 2007) 

tratto da: La Juventus piange Salvadore un difensore d’altri tempi

 

“Di tutte le Juve-Milan che ho giocato é la prima in bianconero quella che mi ricordo di piú: 18 novembre 1962. Il giorno dopo mi sono sposato, con l’occhio nero per una gomitata di Altafini. Mi hanno messo il fondotinta per nascondere la botta.” – Sandro Salvadore

Nella mia carriera non ricordo di aver mai parlato bene di un allenatore. Di Picchi debbo farlo, lui non lo sa ma giochiamo quasi sempre per lui.” – Sandro Salvadore

“Quando sono arrivato a Torino, Sandro era uno degli anziani, il capitano, ed è sempre stato per tutti un punto di riferimento. Non voleva mai perdere, era una persona speciale.” Pietro Anastasi su Sandro Salvadore

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“Effettivamente la nazionale è qualcosa di più del campionato a patto però che il risultato sia legato ad un traguardo. Le amichevoli, insomma, non mi andavano. Io raggiunsi il massimo del rendimento proprio quando i responsabili della nazionale si dimenticarono di me.” – Sandro Salvadore

 

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“Billy era un grande calciatore, un difensore con la classe di un centrocampista. Mi ha aiutato a inserirmi nel gruppo e in tanti abbiamo imparato molto da lui, anche Scirea, che prese poi il suo posto.” – Francesco Morini su Sandro Salvadore 

 

Per chi volesse saperne di piú:

 

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