5 Marzo 1989: Juventus – Ascoli

É il 5 Marzo 1989 Juventus e Ascoli si sfidano nella terza Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1988-89 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.

É una Juventus che cerca di costruire una squadra ancora scossa dal addio di ‘Le RoiMichel Platini e dai fallimenti di Ian Rush e dal tecnico Rino Marchesi. Guidati in panchina dalla leggenda Dino Zoff, i bianconeri raggiungono un quarto posto in campionato che dovrebbe rappresentare un buon viatico per il futuro. Dall’altra parte c’é un Ascoli che conquista una ‘comoda’ salvezza alla fine della stagione.

Buona Visione!


juve

Campionato di Serie A 1988-1989 – 3 ritorno
Torino – Stadio Comunale
Domenica 5 marzo 1989 ore 15.00
JUVENTUS-ASCOLI 2-0
MARCATORI: Arslanovic autorete 5, Marocchi 39

JUVENTUS: Tacconi, Favero, De Agostini, Magrin, Bruno, Tricella, Marocchi, Rui Barros, Altobelli (Buso 84), Zavarov (Brio 72), Mauro
Allenatore : Dino Zoff

ASCOLI: Pazzagli, Destro, Rodia, Dell’Oglio, Fontolan, Arslanovic, Fioravanti (Aloisi 72), Carillo, Giordano, Giovannelli, Agostini (Cvetkovic 46)
Allenatore : Eugenio Bersellini

ARBITRO: Fabricatore



Due soli stranieri e un Mauro che sa fare tutto

Terza vittoria, in otto giorni, della Juventus. La riscossa, iniziatasi a Cesena con la doppietta di Rui Barros, ha restituito convinzione ed entusiasmo alla squadra di Dino Zoff che ha battuto il Napoli nell’euroderby di andata in Coppa Uefa, con gol di Bruno e autorete di Corradini, ed ha bissato il 2-0 (Mauro e Marocchi) in campionato con l’Ascoli, sul terreno del Comunale dove non conquistava i due punti dal 31 dicembre scorso quando su però per 1-0 il Torino. Cos’è cambiato?

Il sacrificio di uno straniero, innazitutto, ha garantito un maggior equilibrio tattico ad una squadra veloce ma troppo leggera. E’ toccato a Laudrup finire in panchina, anche per il rincutizzarsi del dolore al ginocchio destro che oggi lo indurrà a farsi visitare in Danimarca da uno specialista anche se non crede che il menisco sia danneggiato. Se il danese fosse stato in perfette condizioni, forse sarebbe toccato a Zavarov tirare il fiato, ma Zoff è sempre dell’idea che il sovietico si possa riprendere giocando e preferisce utilizzario nella formazione di partenza per poi eventualmente sostituirlo, com’è successo ieri a venti minuti dal termine.

La crescita di Barros, tornato sui migliori livelli di rendimento, ha contribuito alla crescita della Juventus che in difesa ha ritrovato una certa compattezza, con Tricelia più autoritario, con Bruno e Favero marcatori attenti anche se ieri l’Ascoli ha avuto tre grosse occasioni, due fallite da Arslanovic e una da Giordano. Tacconi ha salvato in propria porta da una punizione di Giordano. L’assenza dell’infortunato Galia, sostituito da Magrin, si è fatta un po’ sentire in fase di interdizione, ma non ci sono state certe smagliature che, in altre occasioni, erano costate care alla Juventus.

I bianconeri, dopo i con traccolpi psicologici dovuti alle sconfitte-beffa con Fiorentina e Atalanta che li avevano praticamente estromessi dalla lotta per lo scudetto, hanno infilato una serie di prestazioni anonime, pareggiando all’Olimpico con la Lazio, in casa con il Pescara e il Como, a cavallo del passo falso di Verona. Di fronte alla prospettiva di un’altra stagione fallimentare, hanno reagito in tempo. A Cesena la svolta, alla vigilia della sfida con il Napoli. E ieri il tris con l’Ascoli. Mauro e Marocchi, gli unici a non aver ancora segnato, sono andati a bersaglio. La promozione di Mauro a titolare è stata la mossa chiave.

Bocciato da Marchesi che lo prova nel ruolo di regista soltanto per 45′, a metà stagione e dopo una lunga assenza per uno strappo muscolare, Mauro sta dimostrando di poter essere il punto di riferimento del centrocampo. Sa amministrare il pallone, dribbla solo quando è necessario, e distribuisce il gioco con razionalità. Ottimo l’assist che ha mandato in gol Marocchi. Se gli si presenta l’occasione non si tira indietro: il punto che ha sbloccato la partita, sia pure con la complicità di una leggera deviazione di Arslanovic, porta la sua firma.

Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 6 marzo 1989


juve

juve
rosa

ascoli
juve

juve

ascoli

ascoli

juve


/ 5
Thanks for voting!